Kida Organic Forest, un’azienda agricola situata tra Via Carretti e Pontegradella a Ferrara, ha recentemente aderito all’Organizzazione Mondiale del Bambù (WBO). Questa adesione rappresenta un passo importante per l’azienda, che si unisce a una rete globale di organizzazioni pubbliche e private dedicate a promuovere i benefici ambientali ed economici del bambù.
La WBO, fondata nel 1991 e con sede negli Stati Uniti, riunisce le realtà più influenti nel campo del bambù, lavorando per diffondere la conoscenza e l’uso di questa pianta versatile. Di recente, l’organizzazione ha lanciato un ambizioso progetto chiamato “The Bamboo City” a Dubai. Questo progetto mira a rafforzare la resilienza climatica delle città e a raggiungere la neutralità del carbonio.
I principali obiettivi del progetto “The Bamboo City” includono:
- Rinverdimento Urbano: Utilizzo di piantagioni di bambù, note per la loro rapidità di crescita, per creare spazi verdi nelle città.
- Bonifica dei Suoli: Utilizzo del bambù per il fitorisanamento, un processo che purifica i suoli contaminati.
- Moderazione delle Temperature: Le piantagioni di bambù possono contribuire a regolare le temperature urbane.
- Sequestro del Carbonio: Il bambù è efficace nell’assorbire il carbonio, aiutando a ridurre le emissioni di gas serra.
Inoltre, le piantagioni urbane di bambù possono contribuire a migliorare la qualità dell’aria, creando parchi e corridoi verdi che riducono l’inquinamento atmosferico.
Kida ha recentemente fatto una stima del numero di piante di bambù distribuite nei 12 ettari dell’azienda. Ad oggi sono presenti circa 90.000 Riante di Moso, 2500 di Madake, 500 di Dulcis e 2500 delle alte 8 specie colorate. In tutto quasi 100.000 piante che si raddoppieranno nei prossimi due anni arrivando prima del 2030 a superare le 400/450.000. Numeri impressionanti non paragonabili a qualsiasi altra pianta sia come velocità di crescita che di assorbimento di carbonio, recenti studi di diverse università italiane parlano di oltre 250 volte di capacità di assorbimento del bambù rispetto a boschi di conifere. Kida ha inoltre deciso di promuovere e sostenere nelle prossime settimane per il 2025 una borsa di studio su una tesi universitaria che metta al centro lo studio e l’approfondimento delle proprietà alimentari e organolettiche del germoglio di bambù.
Il presidente Paolo Bruschi, nella foto, ha così commentato: “Abbiamo avuto conferma della posizione poco felice di Ferrara per le giornate di caldo torrido e altre situazioni sfavorevoli. Siamo pronti a riproporre il nostro progetto di città dentro al verde sicuri di trovare un appoggio del Wbo oltre alle istituzioni e organizzazioni locali”.