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Il secondo trimestre del 2024 ha visto un rallentamento dell’economia dell’Eurozona, secondo i dati provvisori dell’indagine PMI. Dopo quattro mesi di crescita, il volume dei nuovi ordini ha registrato una diminuzione, portando a un rallentamento dell’attività economica e dell’occupazione.
La fiducia nell’economia ha raggiunto i minimi da febbraio, mentre i tassi d’inflazione per i costi di acquisto e i prezzi di vendita sono scesi ai livelli più bassi degli ultimi sei e otto mesi rispettivamente.
A giugno, l’espansione dell’attività è stata più debole nel settore terziario, che ha visto una crescita per il quinto mese consecutivo ma con il ritmo più lento da marzo. Al contrario, la produzione manifatturiera ha subito un crollo significativo, il più marcato dall’inizio del 2023.
Guardando ai singoli paesi, la Germania ha mostrato un lieve aumento dell’attività, mentre il resto dell’Eurozona ha continuato a crescere, seppur a un ritmo più lento rispetto ai mesi precedenti. La Francia, invece, ha riportato il secondo mese consecutivo di contrazione, con risultati meno positivi.
L’indice destagionalizzato HCOB Flash PMI Composito della Produzione per l’Eurozona è sceso a 50,8 a giugno, segnando una riduzione rispetto al 52,2 di maggio.
Guardando al futuro, le prospettive non sono del tutto rosee. Nonostante un ottimismo ancora presente, soprattutto nel settore terziario, le aspettative positive nel manifatturiero e nel terziario sono diminuite, quest’ultimo toccando i minimi da gennaio.