Nel corso del 2023, il Giappone ha registrato il tasso di fertilità più basso della sua storia, attestandosi a 1,20 figli per donna, in calo rispetto all’1,26 dell’anno precedente e segnando l’ottavo anno consecutivo di diminuzione. Questi dati preoccupanti sono stati resi noti dal ministero della Salute, che ha evidenziato come anche nella capitale, Tokyo, il tasso sia sceso sotto la soglia critica di 1, arrivando a 0,99, una situazione senza precedenti nella nazione.
La tendenza si è riflesso anche nel numero totale di nascite nel 2023, che ha toccato un minimo storico di 727.277 bambini, segnando un ulteriore declino di 43.482 rispetto all’anno precedente. Contestualmente, il calo demografico naturale, calcolato come differenza tra i decessi e le nascite, ha raggiunto un record di 848.659, evidenziando la continua flessione della natalità e della popolazione complessiva.
Secondo quanto riportato dal ministero, questa tendenza riflette una “complessa combinazione di vari fattori”, tra cui l’instabilità economica e le difficoltà nel conciliare lavoro e responsabilità genitoriali. La pandemia ha altresì esercitato un impatto significativo su questa dinamica demografica, accentuando le sfide già esistenti.
Per quanto riguarda le differenze regionali, le prefetture di Okinawa, Miyazaki e Nagasaki hanno registrato i tassi di fertilità più elevati, rispettivamente 1,60, 1,49 e 1,49, dimostrando variazioni significative all’interno del paese.
In risposta a questa tendenza preoccupante, il Giappone si trova di fronte alla necessità di affrontare questioni cruciali legate alla politica familiare e sociale, mirando a creare un ambiente più favorevole per le famiglie e a invertire il declino demografico attraverso politiche incentrate sul sostegno economico e sull’equilibrio tra lavoro e vita familiare.
Il ministero della Salute continua a monitorare attentamente la situazione demografica del paese e a lavorare su strategie volte a mitigare gli effetti di questo declino e a promuovere una crescita sostenibile della popolazione nel lungo termine.