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L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha recentemente aggiornato la sua pagina “Pensami” con le nuove regole previste dalla legge di Bilancio. Questo strumento permette ai cittadini di calcolare quando potranno andare in pensione e quanti anni di contributi saranno necessari, inserendo i propri dati anagrafici, il tipo di lavoro svolto e i dettagli sulla contribuzione.
Il simulatore INPS è uno strumento prezioso per chi vuole avere un’idea chiara del proprio futuro pensionistico. Inserendo informazioni dettagliate come attività usuranti, lavoro precoce, servizio militare, riscatto di titoli di studio universitari o accredito figurativo della maternità obbligatoria fuori dal rapporto di lavoro, gli utenti possono ottenere una stima accurata degli anni di contributi necessari e dell’età di pensionamento.
L’INPS ha sottolineato che sono stati aggiornati gli adeguamenti agli incrementi alla speranza di vita dei requisiti pensionistici, basati sullo scenario demografico Istat mediano (base 2022). Questi aggiornamenti riflettono le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario, elaborate dalla Ragioneria Generale dello Stato e pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per chi ha oggi 30 anni e ha iniziato a lavorare da poco, le prospettive pensionistiche delineate dal simulatore non sono molto confortanti. Secondo le nuove regole, chi ha versato almeno 20 anni di contributi potrà andare in pensione a 66 anni e 8 mesi, purché abbia maturato un assegno superiore a tre volte l’importo mensile dell’assegno sociale nel 2024 (1.603,23 euro). In caso contrario, l’età di pensionamento potrebbe slittare fino a 74 anni.
L’INPS ha specificato che, fino al 2028, l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia resterà ferma a 67 anni, in assenza di aumenti significativi nella speranza di vita. Tuttavia, a partire dal 2029, l’età di pensionamento dovrebbe salire a 67 anni e un mese. Inoltre, l’INPS ha aggiornato l’importo massimo della pensione anticipata flessibile per l’anno 2024, basato sui requisiti raggiunti entro il 31 dicembre 2023.