(di Tiziano Rapanà) E dunque cosa proporre, come muoversi nella curiosità vegana? Per chi vorrebbe provare o per chi già ha adottato il nuovo stile alimentare ma non vuole mangiare sempre le stesse cose. Così ecco la bella idea: un libro uscito 5 anni fa, ma sempre valido. Parlo del Piccolo libro vegano di Serena Ferraiolo per Iacobelli Editore (ed è veramente “piccolo”: misura solo 9×10 cm) non vuole essere un trattato di medicina né di psicologia, ma un vademecum pratico su come edificare un’idea semplice di cucina vegana. Il libro vuole anche affrontare le piccole emergenze di tutti i giorni: avete invitato un vegano a cena e non sapete cosa cucinare? Vi assale il panico quando pensate che dovrete prenotare in un ristorante il pranzo aziendale e il vostro capo è vegano? Il piccolo libro vegano è lì, come medicamento immediato alle ferite provocate dall’indecisione. Si troveranno ricette salvavita che sono già parte della tradizione culinaria italiana (pasta alla puttanesca, pomodori col riso, polenta con i funghi, frittata di pasta o di verdure) con delle incursioni nella tradizione campana (la scrittrice è casertana), affiancate da ricette divertenti e gustose che stanno alla base di un regime alimentare alternativo. Non è solo un ricettario ma è anche, o forse soprattutto, un tentativo di rispondere alle domande che spesso ci vengono in mente pensando a un amico, a una collega, a un vicino di casa che è diventato vegano. Se siete curiosi di acquistare il libro, la spesa è minima: costa solo 4 euro e 50.