Il Consiglio di Amministrazione di Saccheria F.lli Franceschetti, azienda quotata su Euronext Growth Milan leader nel settore del packaging industriale in tessuto di rafia di polipropilene, ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
I principali risultati finanziari al 31 dicembre 2023 indicano un fatturato di 17,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 23,2 milioni di euro registrati nel 2022. Tuttavia, si conferma un trend di crescita a doppia cifra nel canale e-commerce proprietario, con una performance del +31% rispetto all’anno precedente.
I ricavi delle principali categorie di prodotto ammontano a: Euro 13,3 milioni per i “big bags” (Euro 15,6 milioni nel 2022), Euro 1,1 milioni per i “fertilizer bags” (Euro 1,9 milioni nel 2022), ed Euro 1,3 milioni per i “small bags” (Euro 2,2 milioni nel 2022).
La riduzione dei ricavi nel 2023 è attribuibile a diversi fattori, tra cui l’esaurimento di una commessa con un importante cliente italiano nel 2022, l’impatto negativo delle condizioni climatiche sulle vendite di alcune categorie di prodotto nel secondo semestre 2023, e la diminuzione dei prezzi di acquisto delle materie prime e dei costi di trasporto, che ha comportato una riduzione dei prezzi di vendita senza compromettere la marginalità.
Nonostante la diminuzione dei ricavi, l’azienda è riuscita a mantenere buoni livelli di redditività grazie alla riduzione dei costi di trasporto e delle materie prime, unitamente a una gestione degli acquisti mirata.
L’EBITDA si è attestato a 2,3 milioni di euro, in linea con l’anno precedente, con un’incidenza sul fatturato aumentata al 12,9% rispetto al 10,3% del 2022, grazie alla riduzione dei costi per servizi e al miglioramento della marginalità sulle vendite.
Considerando l’effetto del contributo versato per conto di CONAI, i ricavi si sono attestati a 17,7 milioni di euro, mentre l’EBITDA margin adjusted è stato del 12,9% (10,5% nel 2022).
L’EBIT è rimasto stabile a 1,8 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato pari al 10,2%, mentre l’indebitamento finanziario netto è sceso a 1,2 milioni di euro, principalmente grazie alla riduzione del magazzino e dei crediti.
Luigi Wilmo Franceschetti, nella foto, Presidente e Luisa Franceschetti, Amministratore Delegato del gruppo: “In medio stat virtus! dicevano i latini quindi dopo il dividendo di euro 0,041 p.a. distribuito sull’esercizio 2022 e dopo quello straordinario di euro 0,043 p.a. di gennaio 2024 ecco la proposta di un terzo dividendo di euro 0,042 p.a.. Ebbene si! Saccheria crede fortemente che condividere con i propri azionisti parte del profitto sia un punto fermo della propria strategia. L’anno appena chiuso ci ha consentito di raggiungere, pur tra mille difficoltà, ottimi risultati che consentono alla Società sia di accantonare risorse per eventuali operazioni di investimento che di proporre per la terza volta, che lasciate dire con un pizzico di orgoglio rappresenta se non un record di certo un’eccezione sul mercato EGM, la distribuzione di un dividendo in poco più di un anno dalla data di quotazione. Con l’approvazione del dividendo proposto (euro 0,042 p.a. con un yield del 3,5%) lo yield complessivo sarebbe del 10,4%. Con riferimento all’esercizio appena chiuso possiamo affermare che, il 2023 ha risentito fortemente dell’incremento del tasso di inflazione e delle conseguenti azioni di politica monetaria adottate dalla Banca Centrale Europea, che a cascata si sono ripercosse su tutta l’economia portando ad una generale contrazione dei consumi. Un contesto nazionale e internazionale altamente mutevole dove la capacità di adattarsi e prendere decisioni efficaci ma soprattutto in modo rapido poteva fare e ha fatto la differenza. In tale contesto la società ha sfruttato la sua struttura snella e la capacità di prendere decisioni tempestive, elementi che hanno consentito di ottenere ottimi risultati. Nonostante l’importante contrazione del fatturato la società ha ottenuto, in termini di marginalità (EBITDA ed EBIT), risultati migliori dello scorso esercizio. In netto miglioramento anche l’Indebitamento Finanziario Netto, che è sceso a 1,2 milioni di euro rispetto ai 5,3 milioni del 2022 grazie ad un’attenta gestione degli acquisti, delle scorte e dei crediti. Il 2024 è iniziato con un aumento dei costi e un allungamento dei tempi di consegna dei trasporti marittimi legati agli attacchi subiti dalle navi portacontainer nel Canale di Suez. La società ha nel proprio DNA la capacità di reagire rapidamente ed efficacemente ed è per questo che abbiamo già posto in essere tutte le attività necessarie sia a contenere i costi che a garantire ai nostri clienti un servizio eccellente.”