Controlli a tappeto sulle comunicazioni delle cessioni dei crediti edilizi, l’82 % degli invii alla piattaforma sarà preventivamente monitorato nel 2024. Nove milioni di lettere di compliance in tre anni. Indicatori specifici per monitorare le adesioni al nuovo concordato preventivo biennale. Avvio dell’interpello telematico. E potenziamento della modalità facilitata di compilazione della precompilata. Sono queste alcune delle indicazioni che fornisce l’Agenzia delle entrate nell’annuale Piao che sarà presentato ai sindacati e che ItaliaOggi è in grado di anticipare. Il Piano 2024-2026 dell’Agenzia prevede quattro aree strategiche: Servizi-Compliance; Prevenzione; Contrasto, Controlli; Risorse. L’Agenzia guidata da Ernesto M. Ruffini scaramanticamente quest’anno indica in molte voci una quantificazione a consuntivo delle attività.
Precompilata al test del linguaggio colloquiale e intuitivo
Per quanto riguarda la precompilata, l’Agenzia insiste nel considerare la dichiarazione lo strumento di maggiore efficacia a disposizione dei contribuenti. “Per tale ragione” annuncia l’Agenzia, “continuerà a essere oggetto di costanti miglioramenti ed estensioni, in un percorso di progressiva facilitazione dell’adempimento dichiarativo attraverso una modalità di compilazione guidata e assistita e dal 2024 verrà messa a disposizione dei titolari di redditi diversi dal reddito da lavoro dipendente o pensione”. Si intende compiere un ulteriore passo per la semplificazione dell’adempimento dichiarativo dei titolari di redditi di lavoro dipendente e pensione, mettendo loro a disposizione un applicativo web che dia un quadro delle componenti di determinazione dell’imposta più intuitivo e naturale, con, spiega l’Agenzia, “l’utilizzo di una terminologia colloquiale e di uso comune, senza la necessità che il contribuente ricorra alla consultazione delle istruzioni per la compilazione del modello dichiarativo”.
Interpello telematico
L’Agenzia è impegnata nel progetto per la realizzazione dell’interpello telematico per la cui ultimazione è necessario, precisa l’Agenzia, attendere l’attuazione della legge delega per la riforma fiscale. Attenzione puntata anche alla procedura degli interpelli sui nuovi investimenti, con i quali gli investitori italiani e stranieri che intendono effettuare importanti investimenti in Italia con rilevanti ricadute occupazionali, possono rivolgersi all’Agenzia per individuare con certezza il trattamento fiscale applicabile al piano aziendale relativo all’investimento stesso. L’Agenzia misurerà anche l’ammontare del gettito atteso in ciascun anno del triennio a seguito dei nuovi investimenti che saranno realizzati in esito alla positiva conclusione dell’interpello. L’indicatore strategico per la riduzione del tax gap è relativo al numero di comunicazioni inviate nell’anno, gli indicatori istituzionali sono relativi alla percentuale di falsi positivi rispetto al numero di comunicazioni inviate nell’anno. L’Agenzia punta a inviare nel triennio oltre tre milioni di comunicazioni, riducendo il numero di falsi positivi del 5%.
Monitoraggio del concordato preventivo biennale
L’Agenzia prevede di monitorare il nuovo istituto del concordato preventivo biennale attraverso un indicatore che misura il “Numero delle proposte di concordato preventivo biennale elaborate dall’Agenzia”. L’Agenzia non si spinge a fare previsioni rinviando a consuntivo il dato sulla gestione delle istanze trattate.
Antifrode, l’82% delle comunicazioni sui crediti edilizi saranno controllate. Da quest’anno l’obiettivo posto è di vagliare l’82% del valore delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura analizzate e verificate preventivamente dall’Agenzia rispetto al valore complessivo delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura trasmesse nell’anno di riferimento dai contribuenti in relazione ai diversi crediti agevolativi cedibili in base alla disciplina giuridica che regolamenta le agevolazioni.
Tale indicatore monitora il contrasto, sulla base di specifiche analisi del rischio, agli indebiti utilizzi della cessione del credito e dello sconto in fattura, riferiti alle diverse agevolazioni introdotte sul fronte immobiliare. Gli indicatori di rischio utilizzati arriveranno a 14 nel triennio.
Cristina Bartelli, ItaliaOggi