Lettere di compliance da record anche nel 2023. Il gettito derivante dalle lettere del fisco amico tocca quota 4,2 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto al 2022 ed oltre 3 volte quanto realizzato nel 2017 (1,3 miliardi di euro).
L’ascesa continua dello strumento è supportata dall’incremento della tipologia di segnalazioni di incongruità trasmesse ai contribuenti che spaziano dall’Iva, alle dichiarazioni tardive, fino ad arrivare alle attività finanziarie estere ed agli incassi Pos.
A farla da padrona però restano sempre le comunicazioni relative all’Iva, pari a circa il 60% del totale delle segnalazioni prodotte dal fisco.
È boom anche del numero di comunicazioni inviate nel 2023 con oltre 3,2 milioni di lettere recapitate i contribuenti, circa 700 mila in più rispetto al 2022, annualità che già aveva toccato il record di trasmissioni (circa 2,5 milioni di segnalazioni) e incasso (3,2 miliardi di euro).
Queste sono le novità in tema di riscossione rilevate durante la presentazione dei risultati 2023 dell’Agenzia delle Entrate a cui era presente il direttore dell’agenzia Ernesto Maria Ruffini, il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ed il Viceministro dell’economia Maurizio Leo.
Oltre 60% della compliance riguarda l’Iva
Su un totale di 3.225.893 lettere per la promozione della compliance trasmesse nel 2023 oltre 1,9 milioni, circa il 60%, riguardano l’imposta sul valore aggiunto e di queste 1.313.273 si riferiscono ad omessi versamenti periodici comunicati con le liquidazioni periodiche (le Lipe).
Nel 2022 considerato che erano state 2.521.909 la totalità delle comunicazioni trasmesse ai contribuenti, quelle riguardanti l’imposta sul valore aggiunto risultavano essere 1.833.728 e di queste 1.344.809 si riferivano agli omessi versamenti periodici noti al fisco grazie alle Lipe.
Attualmente le tipologie di segnalazioni relative all’iva sono molteplici e posso riguardare l’imposta trimestrale (ex articolo 4 del dl 193/2016), le tardività o omissioni della presentazione dichiarazione Iva annuale, discrepanze tra le fatture elettroniche emesse ed il volume d’affari dichiarato, oltre alle citate differenze tra quanto indicato nelle liquidazioni periodiche (le Lipe) ed i versamenti mensili/trimestrali effettuati.
Va sempre specificato che la compliance collegata alle Lipe è quella che assume la forma meno amichevole di tutte le altre emesse nei confronti dei contribuenti.
Se prima dell’introduzione delle liquidazioni periodiche infatti la riscossione dell’Iva mensile o trimestrale non corrisposta all’erario avveniva con tempistiche che andavano anche oltre l’annualità rispetto la scadenza dei termini di pagamento dell’imposta ora, con le lettere di compliance, il recupero avviene in 3-5 mesi dal citato termine riducendo l’arco temporale concesso ai contribuenti per l’utilizzo del ravvedimento operoso.
Le altre lettere
Oltre all’Iva, oggetto di compliance, sono anche i redditi non dichiarati ed individuati grazie all’incrocio dei dati trasmessi sostituti d’imposta e la mancata compilazione dei quadri di monitoraggio per le attività detenute all’estero.
Inoltre, l’agenzia delle entrate all’inizio di ogni anno, sempre attraverso l’invio di lettere di compliance (vedi ItaliaOggi del 1 febbraio 2024) invita i contribuenti che risultano in possesso di più certificazioni uniche senza aver presentato la dichiarazione dei redditi ad ottemperare all’obbligo entro i termini per la trasmissione di una dichiarazione tardiva (nel 2023 oltre 240 mila comunicazioni di questo tipo). Dal 2022 ulteriore nuova segnalazione è stata indirizzata ai contribuenti che hanno trasmesso le fatture elettroniche oltre i termini previsti dalla normativa, con sempre l’invito a corrispondere in autonomia le correlate sanzioni utilizzando il ravvedimento. Nel 2023 inoltre è entrata nel sistema con qualche incertezza (dati gli errori riscontrati) anche la compliance per segnalare ai contribuenti incongruenze tra fatturato ed incassi Pos e si attende quella per allertare eventuali mancati versamenti dell’imposta di bollo.
Giuliano Mandolesi, ItaliaOggi