Le detrazioni maturate da Superbonus a carico dello Stato alla fine del 2023 hanno toccato quota 99,7 mld di euro. Un dato imponente che si abbina a quello riguardante gli investimenti ammessi al 110%, vale a dire 102,6 mld, cifra cresciuta di 5,9 miliardi di euro in un mese (tra ottobre e novembre la crescita era stata di 4,3 miliardi). Il totale di edifici coinvolti è 461.433 e tra questi a godere della detrazione si è aggiunto un nuovo castello (le dimore storiche adesso salgono da sette a otto). A mantenere il primato restano però gli edifici unifamiliari: si tratta di 240.441 immobili pari al 52,1% del totale.
Nel 2023 trend in crescita
Sono questi alcuni dei dati che emergono dal rapporto sull’utilizzo del Superbonus 110% pubblicato da Enea l’8 gennaio 2024. Intanto in commissione finanze della Camera è stato incardinato l’esame della legge di conversione del dl 212/23 sulla salvaguardia dei lavori non conclusi al 31 dicembre 2023 per il Superbonus, relatore del provvedimento è stato nominato Guerino Testa, (FdI), i lavori si avvieranno giovedì 11/01. Dai numeri relativi all’anno appena trascorso emerge la prosecuzione del trend di crescita, tanto che come detto il totale degli investimenti ammessi a detrazione arriva a 102,6 miliardi, guadagnando 5,9 mld di euro sul dato di fine novembre quando le detrazioni ammontavano a 96,7 miliardi (92,4 mld di euro ad ottobre). Per quanto riguarda il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione la cifra si attesta sui 91 miliardi e rappresenta l’88,7% degli interventi realizzati. É cresciuto anche l’onere totale sulle casse dello Stato, che alla fine del 2023 ha raggiunto i 99,7 miliardi di euro, mentre nel mese di novembre si attestava a poco più di 89 miliardi.
I condomini continuano ad essere gli immobili che raccolgono più agevolazioni. A dicembre il totale degli investimenti ammessi a detrazione erano 64 miliardi di euro, più della metà del totale, nello specifico il 62,3%. Seguono gli edifici unifamiliari che, con un totale di 240.441 immobili, rappresentano il 26,7% (27,4 mld di euro) degli investimenti ammessi a detrazioni.
Un dato interessante emerge in merito ai castelli, che da maggio, data in cui sono comparse le prime sei dimore storiche, sono diventati otto con un totale di investimenti ammessi a detrazione di poco più di un milione di euro. Sul territorio nazionale per investimenti ammessi a detrazione salgono sul podio i proprietari di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. La capolista stacca le altre due con investimenti per 19,2 mld di euro. Il Veneto segue con 9,6 mld e l’Emilia-Romagna con 9,4 mld.