Terna, nella foto l’a. d. Giuseppina Di Foggia, si distingue come pioniere in Italia nell’implementazione dell’archeologia preventiva. Questa pratica innovativa, gestita da un’Unità Archeologia dedicata, si propone di armonizzare lo sviluppo infrastrutturale con la valorizzazione del ricco patrimonio archeologico italiano. Terna, nella sua missione di contribuire alla transizione ecologica, ha abbracciato l’archeologia preventiva come parte integrante del processo di progettazione delle opere. Questo approccio proattivo mira a evitare ritardi e costi aggiuntivi dovuti alla scoperta casuale di reperti archeologici durante i lavori. L’Unità Archeologia di Terna, composta da esperti del settore, segue tutte le fasi della verifica preventiva dell’interesse archeologico, garantendo la tutela dei reperti e contribuendo alla valorizzazione del territorio. Un esempio significativo di questa pratica è emerso in Sicilia durante gli scavi per la realizzazione del Tyrrhenian Link. Qui è stato scoperto un tratto di condotto dell’Acquedotto Cornelio di epoca romana. Terna ha gestito con successo il distacco, il trasporto e la successiva ricostruzione di questa importante testimonianza storica, dimostrando un impegno tangibile nella conservazione del patrimonio. L’archeologia preventiva non si conclude con gli scavi. La catalogazione, la conservazione, il restauro e lo studio dei reperti sono parte integrante della tutela del patrimonio. Terna si impegna non solo a garantire la modernizzazione infrastrutturale, ma anche a promuovere la valorizzazione e la fruizione dei siti archeologici, contribuendo così all’offerta culturale e turistica dei territori interessati.