Nonostante la minaccia del clima con 96 eventi estremi in un anno e uno scenario internazionale complesso, l’agricoltura e l’agroalimentare pugliesi guadagnano il 24% in più di produzione lorda vendibile che sfiora i 4 miliardi di euro, pur perdendo il 34% in quantità della produzione, grazie alle ottime performance de settore olivicolo e oleario e dell’ortofrutta che fanno recuperare terreno rispetto all’annata agraria precedente. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati settore per settore di Coldiretti Puglia, diffusa in occasione del bilancio dell’annata agraria di fine anno, con un 2023 difficile sul fronte dell’andamento climatico folle con il conseguente attacco di virus e insetti alieni, sotto la minaccia della fauna selvatica e stretto nella morsa del difficile scenario internazionale e di manovre speculative che incidono sull’agroalimentare Made in Puglia. L’aumento in valore dell’agroalimentare pugliese è determinato principalmente dall’andamento del settore olivicolo e oleario, con il raccolto delle olive in Puglia cresciuto del 50% rispetto all’anno precedente, a fronte di quello nazionale e mondiale che è crollato, facendo schizzare i prezzi dell’olio extravergine del +49,3%.