“Per l’8 dicembre l’andamento del settore turistico registra un dato di assoluta stabilità della domanda. Pertanto, non sarà un ponte di piena occupazione delle strutture ricettive, anche se la tendenza rimane positiva. In particolare, nelle principali città/centri d’arte della Toscana le aspettative sono di un tasso di occupazione media dell’80%, che in alcuni casi potrebbe raggiungere valori superiori al 90%. Tassi altrettanto elevati risultano anche per le località rurali/collina e termali, dove la saturazione media sale rispettivamente all’81% e all’80%”. A dichiararlo è Confesercenti Toscana. “Nonostante le preoccupazioni per l’iperinflazione e la crisi dei consumi ormai in atto da qualche mese che stanno creando grande difficoltà a famiglie e imprese, la Toscana continua a mantenere un trend positivo nel settore turismo – dichiara Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana -. Il Ponte dell’Immacolata sarà caratterizzato da numeri sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno grazie alla tenuta delle città d’arte, dei nostri borghi, delle città rurali e del turismo termale che sta ricrescendo. Sul podio delle zone, invece, troviamo il Valdarno con la Val di Chiana. Nel complesso il segnale di tenuta importante che danno i numeri del weekend lungo dell’Immacolata fanno ben sperare anche per il periodo delle feste natalizie: anche se in questo momento di grande incertezza il grosso delle prenotazioni avverrà last minute, i segnali per il Natale 2023 sono positivi”. Sarà sicuramente più contenuto il movimento turistico delle località costiere: mediamente le percentuali di occupazione rilevate nelle strutture aperte tutto l’anno si attestano al 68%. Un andamento decisamente migliore è atteso per le aree della montagna con il 77% di saturazione dell’offerta disponibile. In base ai risultati dell’indagine, il tasso di occupazione dell’offerta ricettiva regionale – al netto delle chiusure stagionali – dovrebbe attestarsi al 78%, con un movimento stimato di oltre 430 mila pernottamenti tra il 7 e il 10 dicembre. In generale, le richieste di prenotazione si distribuiscono in tutte le aree regionali, anche se non in maniera uniforme. Infatti, per la fascia costiera i tassi di saturazione si fermerebbero al di sotto dei valori medi, ad eccezione dell’Isola d’Elba. Un trend migliore risulterebbe, invece, per le località della Val di Chiana, Valdarno, Chianti e Val d’Orcia. Un buon livello di prenotazioni è stato registrato anche per la Val d’Elsa e la Garfagnana.