“Quando si è insediato il Governo, c’erano profezie sul Pnrr, che l’avrebbe fatto fallire e che sarebbe stata una missione impossibile quella di rinegoziare con la Commissione europea una possibile riprogrammazione. Oggi siamo alla quarta rata e alla riprogrammazione che ci viene accettata”. A dirlo è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo a Casa Corriere, iniziativa del Corriere della Sera a Napoli. “Se parliamo di progetti che verranno mantenuti a bordo del Pnrr, purché abbiano un impegno giuridicamente vincolante – aggiunge – questo è in linea con cosa si diceva, con il fatto che non tutto evidentemente era avviato a positiva soluzione, almeno rispetto ai termini stringenti previsti nel Pnrr. Non si può dire ‘eravamo tutti sulla dirittura di arrivo e voi ci fermate con questa formula dell’impegno giuridicamente rilevante’, perché quello è una tecnicalità, ma segna il vero discrimine rispetto al fatto di ciò che era preoccupante rispetto ai tempi stringenti dati sulla programmazione”. “C’è l’impegno del governo comunque di coprire finanziariamente ciò che è in qualche modo sostenibile”, conclude Piantedosi.