Un nuovo studio pubblicato su Science ha sollevato seri timori riguardo alla resistenza agli antibiotici nei batteri E. coli. La ricerca, guidata dal Professor Andreas Wagner dell’Università di Zurigo, ha rivelato che questi batteri potrebbero essere molto più abili nell’evolvere la resistenza all’antibiotico trimetoprim di quanto inizialmente stimato. Gli scienziati hanno condotto esperimenti per mappare oltre 260.000 possibili mutazioni di una proteina chiave per la sopravvivenza di E. coli quando è esposto al trimetoprim. Sorprendentemente, attraverso migliaia di simulazioni digitali realistiche, è emerso che il 75% di tutte le possibili vie evolutive conferivano al batterio una resistenza talmente elevata che l’antibiotico trimetoprim risulterebbe inefficace. Questo studio solleva una seria preoccupazione, indicando che i batteri come l’E. coli potrebbero essere molto più efficienti nel diventare resistenti agli antibiotici di quanto si pensasse in precedenza. Secondo Wagner, questo ha ampie implicazioni per la nostra comprensione dell’evoluzione biologica e chimica. Inoltre, la ricerca mette in discussione una teoria consolidata riguardo ai modelli di adattamento degli organismi, suggerendo che la resistenza agli antibiotici potrebbe essere più accessibile di quanto inizialmente ipotizzato. Questi risultati potrebbero rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la lotta contro le infezioni batteriche, mettendo in discussione le attuali teorie e sottolineando l’importanza di un approccio basato su dati reali nella ricerca scientifica. La comunità scientifica ora è chiamata a riconsiderare le strategie nella gestione della resistenza agli antibiotici, con un occhio attento alle nuove scoperte che potrebbero plasmare il futuro della medicina.