Moderato ottimismo per quest’autunno, ma anche una forte preoccupazione per la diminuzione dei consumi legata alle conseguenze dell’inflazione. È il sentiment che emerge dalle imprese del terziario, rilevato dal sondaggio di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (dati elaborati dall’Ufficio Studi) al quale hanno risposto 540 imprese, il 70% di Milano e Città metropolitana e per il 73% fino a 5 addetti. Fra le categorie prevalenza, nelle risposte, del dettaglio non alimentare (27%) e della ristorazione (17%). Nel corso dell’estate da poco chiusa, il fatturato, rispetto al 2022, è rimasto invariato per il 39% delle imprese, diminuito per il 37% ed aumentato per il 24%. Le variazioni maggiormente positive sull’andamento del fatturato si registrano nell’attività dei servizi alle imprese (+8,7%) e della ristorazione (+3,5%). In calo, invece, il commercio al dettaglio: – 3,2% per il non alimentare, – 2,5% per l’alimentare.Il 56% delle imprese (nelle attività interessate) ha confermato la tendenza di un aumento delle presenze turistiche straniere e una diminuzione degli italiani. L’incremento delle presenze straniere si ha in particolare a Milano città (segnalazione da parte del 46% delle imprese). Prevale un cauto ottimismo delle imprese sull’andamento dell’attività per quest’autunno: il 47% è moderatamente ottimista, il 6% ottimista. Pessimista, invece, il 47%. L’aspetto che di gran lunga preoccupa di più le imprese nell’immediato futuro è, invece, la diminuzione dei consumi legata alle conseguenze dell’inflazione e della perdita di potere d’acquisto (68%). A distanza i timori sul fisco (tributi nazionali 15%, tasse e tariffe locali 14%). E’ stato anche chiesto alle imprese di ordinare per importanza gli aspetti ritenuti prioritari: con il 47% emergono i costi dell’energia, pressoché appaiati ai costi delle materie prime (46%). Ma molto vicina è anche la difficoltà di reperire personale qualificato (45%). “Inflazione e rincari fanno temere per quest’autunno: preoccupano i costi di energia e materie prime e ancora il reperimento di personale qualificato. Serve un’attenzione particolare su questi temi – afferma Marco Barbieri, nella foto, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – perché il rischio è che i risultati positivi ottenuti, come quelli nel turismo, vengano vanificati”.