Garofalo Health Care S.p.A. comunica che Standard Ethics Ltd. (“Standard Ethics”), agenzia indipendente di rating extra-finanziari di sostenibilità, in data odierna ha alzato il rating ESG di lungo periodo al livello Investment Grade “EE+” (“Very Strong”) dal precedente “EE” (“Strong”). Il rating di breve periodo è confermato al livello attuale “EE” (“Strong”), anch’esso Investment Grade.
Per GHC, coperta dal rating Standard Ethics a partire da ottobre 2020, si tratta del secondo upgrade in materia di rating ESG negli ultimi 3 anni.
Alla base dell’innalzamento del rating, Standard Ethics ha messo in luce “la costante attenzione all’innovazione di GHC e il progressivo rafforzamento del suo impianto ESG con l’individuazione di obiettivi di medio e lungo periodo (soprattutto di natura ambientale) allineati alle indicazioni volontarie ONU, OCSE e UE”. Standard Ethics, inoltre, ha apprezzato la governance della sostenibilità del Gruppo, “strutturata e supportata da un adeguato sistema di indirizzo, controllo e ESG Risk Management”.
Evidenziati da Standard Ethics anche il piano di incentivazione di lungo termine, collegato a rating di sostenibilità e alla performance energetica e ambientale, e i comportamenti posti in essere “per meglio tutelare gli interessi degli azionisti di minoranza, come la rinuncia del voto maggiorato da parte dell’azionista di controllo”.
Alessandro Maria Rinaldi, nella foto, Presidente del Consiglio di Amministrazione di GHC, ha commentato: “L’aumento del nostro outlook a EE+ (Very Strong) riflette l’impegno fattuale e costante di Garofalo Health Care per l’etica aziendale, la responsabilità sociale e la sostenibilità a lungo termine, insiti anche nel DNA delle nostre strutture sanitarie. Siamo orgogliosi di essere riconosciuti come un Gruppo che si impegna a promuovere pratiche sostenibili e a contribuire al benessere della società. Continueremo a lavorare sul nostro modello “patient centered” per mantenere e migliorare gli standard ESG più elevati nel nostro settore. Voglio inoltre sottolineare il ruolo di supervisione del nostro Comitato endoconsiliare di Controllo, Rischi e Sostenibilità, presieduto da Franca Brusco e coadiuvato dal nostro responsabile CSO, Mimmo Nesi, che ha contribuito in modo determinante al raggiungimento del risultato.”