Durante la conferenza sui conti del semestre, Tim ha confermato che le 16mila postazioni pubbliche disseminate per le strade delle nostre città verranno rimosse entro la fine del 2023, in anticipo rispetto al 2026 com’era invece previsto nei piani. Lo smantellamento segue la decisione dell’Agcom che, dopo una consultazione pubblica, aveva stabilito che Tim non avesse più l’obbligo di garantire il servizio pubblico. Il management di Tim ha annunciato l’anticipazione del piano al 2023 nell’ambito degli interventi di risparmio, che passano da decomissioning, energia e real estate. A essere mantenute in vita sono le cabine telefoniche in luoghi di interesse sociale come carceri, caserme, ospedali e dove non arriva la copertura della rete mobile, come ad esempio nei rifugi di montagna.
La consultazione dell’Agcom sullo smantellamento aveva trovato d’accordo quasi tutti gli operatori del settore. Le cabine telefoniche sono state ormai soppiantate dall’uso dei cellulari.