Il Gruppo Mediobanca ha chiuso l’esercizio con ottimi risultati, superando i target del Piano 2019-2023. I principali risultati includono:
- Ricavi: €3.305 milioni (+16% anno su anno), superando il target di €3 miliardi.
- Utile netto: €1.027 milioni (+13% anno su anno).
- Utili per azione (EPS): €1,21 (+15% anno su anno).
- Utili per azioni normalizzati (EPS rett.): €1,42 (+27% anno su anno).
- ROTE (Return on Tangible Equity): 13%, in aumento di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
- RORWA (Return on Risk-Weighted Assets): 2,4%, in aumento di 40 punti base rispetto all’anno precedente.
- Il margine di interesse ha registrato un aumento del 22% rispetto all’anno precedente, raggiungendo circa €1.800 milioni. Nel quarto trimestre, il margine di interesse è stato di €502 milioni.
- La remunerazione degli stakeholders è elevata. Ad esempio, il dividendo per azione (DPS) è aumentato del 13% a €0,85 con un pay-out al 70%.
- Nell’ambito del Wealth Management, il Total Financial Assets (TFA) è aumentato del 10% a €88 miliardi, i ricavi del 13% a €821 milioni, e l’utile netto del 21% a €162 milioni (circa €180 milioni rettificati).
- Le Holding Functions (HF) sono focalizzate sulla gestione dell’ALM (Asset and Liability Management) funzionale allo sviluppo del Gruppo e alla crescita del margine di interesse, considerando lo scenario mutevole dei tassi.
I ricavi sono stati trainati dalla crescita di tutte le divisioni, con notevoli contributi da parte del Wealth Management (+13% a €821 milioni), Corporate & Investment Banking (+11% a €712 milioni), Consumer Finance (+6% a €1.123 milioni), Insurance (+25% a €464 milioni) e Home Finance (quasi triplicata a €220 milioni). Le fonti di reddito hanno visto una crescita del margine di interesse (+22% a oltre €1.800 milioni), commissioni stabili a €844 milioni e trading in aumento del 27% a €206 milioni.
Il Gruppo ha generato un utile netto significativo anche nel quarto trimestre, nonostante spese non ricorrenti di circa €80 milioni, e il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea un dividendo unitario di €0,85, raggiungendo così il target di distribuzione fissato nel Piano 2019-2023 di €1,9 miliardi di dividendi cumulati.
L’attività commerciale del Gruppo è stata robusta, con una crescita selettiva degli attivi ponderati per il rischio e un minore assorbimento di capitale. Le TFA (Total Financial Assets) hanno raggiunto €88 miliardi (+10% anno su anno), trainate da afflussi di AUM/AUA (Net New Money di €7,9 miliardi, di cui €2,1 miliardi nel quarto trimestre) che hanno raggiunto €59,8 miliardi (+16% anno su anno).
La gestione dinamica degli attivi e dei passivi ha permesso di mantenere costi competitivi e la raccolta ha segnato un record di emissioni obbligazionarie (€7 miliardi nei 12 mesi), con diversificazione della base di investitori e un costo controllato.
Il Gruppo ha anche evidenziato il suo impegno verso l’ambiente, la sostenibilità e la responsabilità sociale, aderendo a principi ESG (Environmental, Social and Governance) e fissando nuovi obiettivi ESG per il Piano 2023-2026.
Mediobanca ha pianificato un primo piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie per un controvalore di circa €200 milioni e fino a 17 milioni di azioni (circa il 2% del capitale) nel prossimo esercizio.
Alberto Nagel, nella foto, Amministratore Delegato di Mediobanca, ha dichiarato: “Nell’esercizio 2022-23 il Gruppo ha saputo raggiungere i migliori risultati di sempre in termini di ricavi (€3,3 miliardi), di utile (oltre il miliardo) e di redditività (ROTE 13%), dimostrando un’ottima capacità di adattarsi ai diversi contesti operativi e di saper cogliere le opportunità di business, migliorando gli obiettivi prefissati con tutti gli stakeholders. Forte di questa consapevolezza, Mediobanca conseguirà nel prossimo triennio forte crescita del Wealth Management, gestione più efficiente degli RWA e migliore remunerazione degli azionisti, in attuazione del Piano “One Brand – One Culture”