L’Italia registra una crescita del PIL nel primo trimestre del 2023, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato. Rispetto al trimestre precedente, l’aumento è dello 0,6%, mentre rispetto al primo trimestre del 2022 è del 1,9%. Questi dati sono rivisti al rialzo rispetto alle stime precedenti. La crescita acquisita del PIL per l’intero anno 2023 è stimata al +0,9%, con un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto alle stime di aprile.
Nel dettaglio, tra gennaio e marzo, i principali aggregati della domanda interna mostrano una crescita: i consumi finali nazionali aumentano dello 0,7% e gli investimenti fissi lordi dello 0,8%. Le importazioni e le esportazioni subiscono lievi cali, rispettivamente dell’1% e dell’1,4%. La domanda nazionale, al netto delle scorte, contribuisce positivamente alla crescita del PIL, mentre la variazione delle scorte e la domanda estera netta hanno un impatto negativo.
L’industria e i servizi registrano aumenti nel valore aggiunto, rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8%, mentre l’agricoltura rimane stabile. In confronto ad altri paesi europei, l’Italia ha avuto un ritmo di crescita superiore a Francia e Germania nel primo trimestre del 2023. Tuttavia, in termini tendenziali, la Germania ha avuto un lieve calo dello 0,2%, mentre la Francia ha registrato un incremento dello 0,8%. Gli Stati Uniti hanno avuto una crescita del 0,3% nel periodo considerato.
Nell’area euro il PIL è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% rispetto al primo trimestre del 2022.