Secondo l’ultima indagine condotta da Altroconsumo, viaggiare lungo le autostrade italiane rimane un’esperienza frustrante a causa dei numerosi cantieri e dei disservizi che persistono nonostante gli sforzi. Durante il monitoraggio effettuato tra aprile 2023 e maggio 2021, Altroconsumo ha percorso 1.500 km su 9 diverse autostrade, rilevando un aumento sia nel numero che nella frequenza dei cantieri.
Rispetto al 2021, si è passati da un cantiere ogni 18 km a un cantiere ogni 12 km. In totale, sono stati registrati 117 cantieri lungo il percorso, di cui alcuni con una durata superiore a un anno. Un elemento preoccupante riguarda lo stato delle corsie di emergenza, con ben 120 km di corsie inaccessibili a causa dei lavori, impedendo ai conducenti di fermarsi in caso di necessità. In alcune zone, le corsie di emergenza sono completamente chiuse, mentre in altre mancano le piazzole di sosta.
Tra le tratte più critiche, spicca la A1 Milano-Bologna, dove Altroconsumo ha percorso 10 km senza corsia di emergenza, attraversando 13 cantieri su un totale di 180 km. La A14 Bologna-Pescara presenta anche essa numerose problematiche, con 30 cantieri lungo quasi 360 km di strada, di cui circa 34 km interessati dai lavori. Lungo il tratto che collega le Marche e l’Abruzzo, circa 17 km si percorrono su una sola corsia su 150 km di autostrada.
Anche le autostrade A24 e A25 presentano diversi cantieri, con 10 lavori in corso su 200 km di strada. Durante il percorso, si viaggia per quasi 7 km su una sola corsia e per 6,5 km senza corsia di emergenza. Sulla A1, tra Roma e Firenze, sono stati registrati 26 cantieri in soli 24 km, con la corsia di emergenza chiusa. Lungo la A12 Viareggio-Genova, in poco più di 80 km sono stati riscontrati 4 cantieri. Infine, la tratta peggiore è stata la A7 da Genova a Milano, con 19 cantieri su 120 km, che rappresentano il 32% del totale.
Nonostante gli sforzi, la situazione delle autostrade italiane rimane problematica, e gli automobilisti potrebbero affrontare disagi durante i loro viaggi estivi. È importante essere preparati e considerare alternative di percorso, oltre a prendere in considerazione gli eventuali ritardi dovuti ai cantieri in corso.
“Cantieri in aumento, restringimenti e conseguenze importanti su traffico e sicurezza: ecco a cosa hanno portato i disinvestimenti nella manutenzione da parte di Autostrade dal 2009 al 2018. L’inversione di marcia intrapresa dalla nuova gestione, per quanto apprezzabile, si confronta ancora con la pesante eredità del passato. Cosicché i mancati interventi di ieri finiscono per comportare, oggi, un effetto accumulo lungo la rete e forti ripercussioni sugli utenti. Insomma, la strada è imboccata ma c’è ancora molto da fare.” afferma Federico Cavallo, Responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo. “Sappiamo che recuperare il tempo perso porta all’apertura di nuovi cantieri i quali, se da un lato sono assolutamente necessari e vanno conclusi presto e bene, dall’altro finiscono inevitabilmente per creare maggiori disagi alla circolazione.” – spiega – “Una situazione solo in apparenza paradossale, quindi, che nasce da lontano. Proprio la mala gestione precedente aveva spinto, infatti Altroconsumo a lanciare una class action che conta ad oggi oltre 104 mila partecipanti: automobilisti che chiedono un ristoro dei disagi subiti fino al 2021 a causa della mancata o scarsa pianificazione degli interventi di manutenzione e della conseguente riduzione della qualità del servizio. Numeri importanti, questi, che dimostrano quanto ampia e forte sia la domanda espressa dai cittadini.”
“Auspichiamo che gli sforzi attuali, nonostante i disagi ancora presenti, possano portare presto al miglioramento effettivo della rete autostradale di Aspi, consentendo di chiudere finalmente col passato e guardare al futuro. Necessità non più rimandabile, questa, che deve però chiamare altrettanto in causa tutti i gestori, le Istituzioni e la Politica: tanto più in un momento in cui, tra incertezze sui fondi PNRR e nuovi progetti annunciati, l’attenzione deve rimanere alta innanzitutto nei confronti di chi, saltuariamente come ogni giorno, viaggia sulle autostrade italiane e merita di farlo con qualità e in sicurezza” conclude Cavallo.