Ammontano a sessanta milioni di euro le risorse per gli espianti e i reimpianti degli ulivi in Puglia dove, a causa della Xylella, sono andate perse 3 olive su 4 “con un danno incalcolabile all’economia, al paesaggio e al lavoro”. E’ quanto comunica la Coldiretti, in relazione alla delibera della Giunta regionale con la variazione di bilancio per dare corso alla rimodulazione delle risorse con cui sono stati trasferiti sull’articolo 6, utile a finanziare i reimpianti di ulivi in area infetta, i 20 milioni di euro inizialmente destinati alla rimozione delle piante disseccate a seguito della Xylella. “In totale sono 60 milioni di euro a disposizione degli espianti e dei reimpianti – aggiunge Coldiretti Puglia – in modo da soddisfare quanto più possibile le 8.131 domande di aiuto individuali, le 1029 domande di aiuto di adesione e le 26 domande collettive presentate dagli agricoltori. Con l’operatività del catasto olivicolo delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa diviene più agevole consentire agli agricoltori di espiantare gli ulivi secchi e preparare i terreni per il reimpianto. Il catasto olivicolo è una banca dati depositata presso il SIAN contenente gli esiti della foto-restituzione delle aree interessate – spiega Coldiretti Puglia – i cui contenuti riguardano la puntinatura delle piante di olivo e lo stato di ciascuna pianta (vive, morte e sintomatiche) riferite alle ortofoto. E’ un fondamentale contributo per favorire la resilienza ambientale e il paesaggio dell’area colpita dalla Xylella, in quanto la piantumazione arborea di oltre 12.000 ettari con l’articolo 6 può porre un freno alla “desertificazione” che il batterio sta provocando – aggiunge Coldiretti – con il disseccamento di migliaia di ettari arborati considerato che sono oltre 90mila ettari di superficie olivetata intaccati in provincia di Lecce dalla Xylella”.