Parliamo dei direttori generali della sanità laziale, ovviamente. Detto così può sembrare di difficile comprensione. Ma basta un attimo di riflessione per cogliere l’essenza del discorso. Le nomine dei Dg, al di là della ratifica istituzionale, sono di carattere politico, prevedono un tacito allineamento un vincolo stretto con il governatore e la sua giunta. Le figure apicali oggi in carica rispondono sostanzialmente a questo clichè. Dove non c’è totale assonanza c’è comunque un rapporto fiduciario e una capacità professionale e di gestione che vanno al di là delle posizioni politiche ed ideologiche. I contratti non sono stipulati tutti nello stesso momento e quindi spesso “scavallano” la vita fisiologica della legislatura regionale. Quindi lo spoil system non è automatico. Ma ci sono mille modi per mettere un dg in condizioni di gettare la spugna, c’è anche il classico promoveatur ut amoveatur. Ora, questa campagna elettorale anticipate è atipica e si gioca in un momento storico delicato. L’incertezza sul futuro politico è enorme, le possibilità che le forze politiche che per quasi un decennio hanno retto la Regione lascino il passo agli avversari storici è grande. Non fosse per la asfissiante campagna elettorale che sta facendo ormai da tempo il candidato del Pd, Alessio D’Amato, probabilmente non ci sarebbe partita. Ma la sfida appare apertissima. Lo abbiamo scritto più volte, ai Dg che non si sono già preparati ad un futuro altrove scegliere un comportamento qualsiasi non è facile. Fare bene il proprio lavoro può bastare? Probabilmente no. Ma c’è chi lavora senza sosta e chi non mostra di avere grandi idee e strategie e si limita ad amministrare la routine. Migliorano le performance del Dg di Frosinone, Angelo Aliquò, c’è attesa per l’esordio di Daniela Donetti al Policlinico Universitario S.Andrea, ci sono i primi della classe Giuseppe Quintavalle e Narciso Mostarda, le super-impegnate Cristina Matranga, Marinella D’Innocenzo, Tiziana Frittelli, quelli che ci provano, come Francesca Milito, Silvia Cavalli, Cristiano Camponi. Punto . Non classificabili i due FF alla Asl Roma 1 e a Viterbo. L’Impressione che gli altri si arrangino è forte.
Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio