(di Tiziano Rapanà) Grana Padano, basta la parola. Prendo in prestito lo storico claim di Falqui per dirvi che non c’è nulla da spiegare. Il nome dice tutto, vi riporta fulmineamente ad un mondo ultra celeberrimo. Pertanto vado subito al cuore della questione. Ieri, nel giorno di santa Lucia, è nata ufficialmente la fondazione del Grana Padano Avrà sede a Milano, nell’Abbazia di Chiaravalle, dove i monaci Cistercensi nell’anno mille inventarono il Grana Padano. La Fondazione nasce dalla volontà di creare un ente indipendente, dedicato alle tematiche sociali, per poter dare un valore aggiunto alle iniziative civiche e filantropiche portati avanti dal consorzio. Il presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione è Giuseppe Saetta, già direttore amministrativo del Consorzio Grana Padano. Vicepresidente del cda è padre Stefano Zanolini, abate della comunità monastica di Chiaravalle. Il presidente del consorzio, Renato Zaghini, nella foto, ha così commentato: “Sono felice ed emozionato per l’istituzione della Fondazione, frutto di un’idea che abbiamo portato in Consiglio del Consorzio il 28 luglio del 2021, appena 26 giorni dopo la mia nomina. Sono certo che la qualità e l’eccellenza saranno gli elementi che contraddistingueranno il lavoro di questo nuovo ente. Ancora una volta ribadiamo che la bontà del nostro formaggio è fatta anche del sentimento di responsabilità che abbiamo nei confronti dei più bisognosi”. Stefano Berni, il direttore generale del consorzio, presume che ci vogliano almeno due anni per sistemare la macchina operativa della fondazione.