Una cerimonia intima e in qualche modo informale, a dispetto della solennità della location, l’opulenta Sala del Trono di Palazzo Altieri. Quello che conta è la sostanza, anzi il merito per citare la mission del Premio Socrate, definito dal suo ideatore Cesare Lanza, giornalista e autore tv, «un movimento d’opinione atipico e libero, focalizzato sulla necessità in questo Paese di dare uno spazio sempre più ampio a chi merita». E allora eccoli riuniti al secondo piano dello storico edificio, nei saloni che ospitano la sede di rappresentanza del Banco Bpm, i dieci premiati del 2022 seduti su altrettanti «troni». Chiamati uno ad uno da Lanza, dopo l’intervento di benvenuto del vicepresidente Bpm Mauro Paoloni, salgono sulla ribalta l’«eclettico» Corrado Calabrò, giurista e poeta, la country general manager Italia di Microsoft Silvia Candiani, premiata per il suo continuo impegno nel processo di digitalizzazione delle imprese italiane, l’amministratore delegato e direttore generale di Enel Francesco Starace («Il potere dell’azienda è la necessità di servire»), il presidente di Leonardo Luciano Carta, il giornalista e scrittore Ferruccio De Bortoli (in collegamento video), la presidente e fondatrice di Esclapon&Co Costanza Esclapon de Villeneuve, l’ad di Mooney Emilio Petrone, e poi Vincenzo Sanasi d’Arpe, presidente del World Food Programme Italia, il condirettore generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco, e Giulio Ranzo, ad di Avio. Per tutti, una pergamena incorniciata in preziosa radica.
Roberta Petronio, Corriere della Sera