La società israeliana di biotecnologie Matricelf, che opera nel settore della medicina rigenerativa e dell’ingegneria dei tessuti, si è classificata terza nella Coppa del Mondo per startup del 2022 a San Francisco. L’obiettivo dell’azienda è consentire alle persone con lesioni del midollo spinale di gettare le loro sedie a rotelle. La Startups World Cup, sponsorizzata dal fondo di venture capital Pegasus, è la più grande competizione per startup del mondo, in cui competono circa 17mila aziende provenienti da circa 70 regioni geografiche del mondo. Pegasus Tech Ventures è un fondo di venture capital globale con sede nella Silicon Valley.Matricelf sviluppa impianti autologhi per la rigenerazione di tessuti e organi danneggiati per una varietà di malattie e condizioni mediche, utilizzando una componente cellulare e una componente extracellulare dei pazienti stessi, in modo da prevenire il rigetto dell’impianto su base immunitaria – uno delle maggiori sfide nel campo dei trapianti di tessuti e organi, per i quali attualmente non c’è risposta. La produzione degli impianti avviene con una tecnologia brevettata, che combina un idrogel termosensibile, che viene prodotto in un processo unico che prevede la lavorazione di un pezzo di omento (tessuto adiposo intra-addominale) prelevato dai pazienti stessi e stelo pluripotente cellule, che sono prodotte da cellule adulte, anche prelevate dal paziente. L’azienda, con sede a Ness Ziona, è stata fondata nel 2019 da Alon Sinai e Tal Dvir, professore all’Università di Tel Aviv: si basa su una tecnologia sviluppata nell’ultimo decennio nel laboratorio di Dvir e con la quale il primo cuore umano in la storia è stata stampata circa tre anni fa. Matricelf sviluppa impianti autologhi per la rigenerazione di tessuti e organi danneggiati per una varietà di malattie e condizioni mediche, utilizzando una componente cellulare e una componente extracellulare dei pazienti stessi, in modo da prevenire il rigetto dell’impianto su base immunitaria – uno delle maggiori sfide nel campo dei trapianti di tessuti e organi, per i quali attualmente non c’è risposta. La produzione degli impianti avviene con una tecnologia brevettata, che combina un idrogel termosensibile, che viene prodotto in un processo unico che prevede la lavorazione di un pezzo di omento (tessuto adiposo intra-addominale) prelevato dai pazienti stessi e stelo pluripotente cellule, che sono prodotte da cellule adulte, anche prelevate dal paziente. L’azienda, con sede a Ness Ziona, è stata fondata nel 2019 da Alon Sinai e Tal Dvir, professore all’Università di Tel Aviv: si basa su una tecnologia sviluppata nell’ultimo decennio nel laboratorio di Dvir e con la quale il primo cuore umano in la storia è stata stampata circa tre anni fa.