(di Tiziano Rapanà) L’estate sta finendo e per favore risparmiamoci la solita colonna sonora atta a provocare il sentimento della nostalgia da fine stagione. Oggi il buon Gianni Simioli nella sua Radiazza di Radio Marte ha fatto riascoltare la mitica Settembre di Peppino Gagliardi, sempiterno inno dello struggimento amoroso. Grande pezzo non c’è che dire, ma ogni volta mi appare come una tassa che si deve inevitabilmente pagare. A ogni primo settembre che Iddio manda in terra non c’è radio locale che non mandi in onda questo brano. Idem per L’estate che sta finendo dei Righeira che si palesa nei palinsesti nelle ultime settimane d’agosto. Sono grandi brani, giustamente intoccabili, Gagliardi è un genio sottovalutato e si dovrebbe parlare solo bene di lui. Quindi va bene la banalità da messa cantata del primo settembre. Eppoi Simioli fa tanto per Napoli con la sua meritoria opera di riscoperta della cultura partenopea. E grazie a lui si deve il recentissimo ritorno di Fabio Brescia ai microfoni di Radio Marte e dunque tutto è perdonato. Seguite Fabio Brescia in radio, tutti i giorni – dal lunedì al venerdi alle 16 – con il suo magnifico programma Nzistology – Stile di vita. A me settembre piace, è un mese che profuma di novità. Eppure molti non la pensano così, indossano l’avvilimento a mo’ di impermeabile e lo portano con mestizia fino a ottobre inoltrato. Non capisco perché poi la fine dell’estate venga vista con la lente della malinconia. È bello ritornare a ripercorrere l’autostrada dell’agire quotidiano asfaltata dalla routine modulata sugli impegni presi. Eppoi settembre è un mese vivo, pieno di eventi. Ad esempio, in quel di Caramanico Terme, prosegue il Festival della Valle dell’Orfento organizzato dall’Accademia della musica “Marino da Caramanico”. La rassegna concertistica più longeva del territorio continua a proporre un ventaglio di varietà musicali per il pubblico colto ed esigente. Domani si terrà un concerto dedicato all’arte impressionista e al neoclassicismo. La serata vivrà del talento del flautista Pietro Doronzo e del pianista Francesco Monopoli. La rassegna continuerà il suo cammino fino al 25 settembre, alla sala consiliare del Comune di Caramanico. La cultura è ancora al centro della vita del borgo abruzzese. Le terme, purtroppo, restano chiuse. Prossimamente ci sarà il bando per la vendita all’asta dello stabilimento. Il sindaco De Acetis e il presidente della Regione Abruzzo Marsilio pronosticano un’apertura delle terme verso la primavera del 2023. Buone notizie si profilano all’orizzonte del futuro della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, cui vi ho dato conto in più di un’occasione. L’assessore regionale emerito Mario Mazzocca ha annunciato il prossimo avvio dei lavori di consolidamento e restauro conservativo della chiesa. Vi aggiornerò, come sempre, su nuove notizie – spero buone – su Caramanico Terme. Nel frattempo, vi invito ad ascoltare la musica di qualità proposta dai concerti che compongono il Festival della Valle dell’Orfento.