Luigi Di Maio (In foto) è ottimista sull’esito delle prossime elezioni per la formazione che ha tenuto a battesimo, uscendo dal Movimento 5 stelle. “Impegno civico andrà oltre il 3% e ci sarà spazio per tutti quelli che vorranno correre nelle liste”, dice, in un’intervista con il Corriere della Sera, il ministro degli Esteri, precisando che “ci poniamo come coloro che intercettano il voto moderato, con un partito fatto di proposte, pragmatismo e concretezza”. In merito all’alleanza Renzi-Calenda, “non è un polo, è una lista solitaria – afferma Di Maio -.
Ci sono due coalizioni, progressista e di destra e poi ci sono due solisti, Conte da una parte e Calenda e Renzi dall’altra, che non fanno altro che denigrare le persone e avvantaggiare la destra”. Parlando di una possibile alleanza con il M5S dopo le elezioni, Di Maio non crede che “ci possa essere compatibilità tra la coalizione progressista e il partito di Conte che ha scelto l’autodistruzione. Letta è stato generoso. Ha provato fino all’ultimo a convincere Conte a non far cadere Draghi e gli ha detto con chiarezza che dopo lo strappo non ci sarebbero stati più rapporti con loro”. A proposito delle dichiarazioni di Giorgia Meloni sul fascismo, l’ex pentastellato sottolinea: “ha rinnegato il fascismo, ne prendo atto, lo puoi dire in due, tre, quattro lingue, ma se ogni settimana devi rassicurare il mondo che non vuoi sfasciare l’Italia, è già un problema. Rischiamo di passare da Draghi, che rassicura con la sua sola presenza a Palazzo Chigi, a un’aspirante prima ministra che non ha ancora iniziato e già deve rassicurare il mondo”.