Ventitré istituti comprensivi, con oltre 90 insegnanti e quasi 2300 studenti coinvolti nella sola provincia di Novara: sono i numeri del progetto “Un patentino per lo smartphone”, promosso da Regione Piemonte e realizzato dall’Asl Novara in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, Arpa e Forze dell’Ordine. Ieri mattina nel salone dell’Arengo del Broletto a Novara, si è tenuta la cerimonia di consegna dei patentini a conclusione dei corsi. Quest’anno in Piemonte sono stati erogati 13.314 patentini ad altrettanti studenti con un progetto che ha coinvolto circa 700 classi e formato 537 docenti. Nello specifico gli studenti interessati dal progetto sono stati 4.273 nella città metropolitana di Torino, 2.463 nel cuneese, 2.310 in provincia di Novara, 1.259 nel VCO, 866 nell’alessandrino, 700 in provincia di Asti e 574 nel biellese. “ I social – ha detto intervenendo alla cerimonia di Novara l’assessore all’innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati rivolgendosi ai ragazzi – possono anche influenzare e diffondere notizie non vere, le cosiddette fake news, lo abbiamo visto con la pandemia. Ma attraverso i social si possono consumare anche veri e propri reati. Quando navigate in internet dovete stare sempre molto attenti, anche quando mettete i like”. “Il mondo dell’informatica sta cambiando – ha aggiunto – e così anche i social che in futuro saranno diversi e noi dobbiamo accompagnare questo cambiamento”. “I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha concluso – serviranno anche per innalzare il livello della sicurezza e noi vogliamo che il Piemonte diventi la culla e il centro della cybersicurezza». All’origine dell’iniziativa del patentino dello smartphone sono la legge nazionale 71/2017 contro il cyberbullismo firmata dall’allora senatrice novarese Elena Ferrara e la legge regionale “gemella” 2/2018 primo firmatario Domenico Rossi, consigliere regionale novarese e vicepresidente della commissione sanità. Commentando la cerimonia di questa mattina Rossi e Ferrara hanno sottolineato come “Contrastare il cyber bullismo è fondamentale, continuare parlarne, divulgare le notizie. La cerimonia della consegna dei patentini per lo smartphone rappresenta un momento importante per i ragazzi, la chiusura di un percorso di costruzione di comunità, di educazione e formazione per una cittadinanza digitale consapevole fondata sulla conoscenza dei pericoli della rete, ma anche sul senso di responsabilità di fronte ai propri coetanei”. “All’impegno di questi ragazzi e dei loro insegnanti – concludono Rossi e Ferrara – l’attenzione che hanno rivolto ad tema centrale nella loro quotidianità in cui reale e virtuale di intrecciano confondendo spesso i confini, deve corrispondere altrettanto impegno della politica e delle istituzioni per dare piena attuazione alla legge regionale così come a quella nazionale”.