Il Consiglio di Amministrazione di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A., società quotata all’Euronext STAR Milan, CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente che sviluppa e produce in conto terzi prodotti per l’industria farmaceutica, nutraceutica, cosmetica, dei biocidi e dei dispositivi medici, ha approvato, tra gli altri punti, il Resoconto intermedio di Gestione del Gruppo al 31 marzo 2022 e l’avvio del programma di acquisto di azioni proprie. I Ricavi del primo trimestre 2022 sono pari a 50,8 milioni di Euro, in lieve diminuzione rispetto al primo trimestre 2021 e, tuttavia, in ripresa rispetto al quarto trimestre 2021 (Euro 50,0 milioni). L’apporto della nuova Business Unit Cosmetica nel primo trimestre 2022 è pari a 9,4 milioni di Euro, di cui Pharmatek 3,2 milioni di Euro ed Euro Cosmetic 6,2 milioni di Euro mentre i ricavi di tale BU nel primo trimestre 2021 erano generati solo da Pharmatek per Euro 3 milioni. La Business Unit Food registra un calo (-23%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante la riduzione dei ricavi tra primo trimestre 2022 e primo trimestre 2021 della BU Food, il risultato è in linea con l’andamento storico medio degli ultimi anni: il primo trimestre del 2021 aveva riportato un fatturato straordinario generato dall’effetto pandemico. Diversamente, la BU Pharma, che aveva mostrato una contrazione dovuta alla pandemia, nel trimestre appena concluso è tornata ai livelli medi di fatturato ante COVID 19 con una crescita del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si noti che il calo della Business Unit Food è quasi interamente compensato dagli incrementi di fatturato delle BU Pharma e Cosmetica. L’EBITDA del primo trimestre è pari a 4,0 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 6,8 milioni di Euro del primo trimestre dell’esercizio precedente. L’incidenza sui ricavi è passata dal 13% all’8%, a causa della situazione economica contingente che ha generato, come nel quarto trimestre 2021, inefficienze nella catena di produzione e un significativo aumento dei costi di energia (che da soli hanno impattato per oltre il 2% della riduzione dell’EBITDA margin), trasporti e logistica. Tuttavia, l’EBITDA Margin del primo trimestre 2022, confrontato con l’EBITDA Margin Adjusted del quarto trimestre 2021 ha registrato un significativo incremento passando dal 4,7% al 7,8%. Tale miglioramento deriva principalmente dalle azioni poste in essere dal Gruppo tra cui il riaddebito dell’incremento dei costi delle materie prime e del materiale di confezionamento ai clienti e la riduzione dei fermi di produzione, anche grazie alle politiche di gestione dello stock a magazzino. L’EBIT ammonta a circa 0,4 milioni di Euro, mostrando una contrazione rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente che riflette principalmente la riduzione dell’EBITDA e un lieve aumento degli ammortamenti di periodo. L’Amministratore Delegato, Dott. Giorgio Ferraris, nella foto, ha commentato: “Il primo trimestre dell’esercizio in corso si è chiuso con un EBITDA margin in netto miglioramento rispetto al quarto trimestre del 2021, un risultato che ci fa oggettivamente ritenere di aver superato il picco di una crisi che potrebbe perdurare per una buona parte del 2022. Allo stato attuale, se da un lato possiamo aspettarci un outlook positivo per le Business Unit Farma e Cosmetica, rispettivamente in forte ripresa dalla crisi COVID la prima e in sviluppo la seconda, grazie alle integrazioni delle società acquisite, dall’altro possiamo aspettarci per la Business Unit Food un miglioramento rispetto al primo trimestre dell’anno nonostante l’impatto della situazione geopolitica. Segnaliamo altresì che né la BU Farma, né la BU Cosmetica sono impattate dal conflitto bellico in Ucraina. Per far fronte alle difficoltà di approvvigionamento di materie prime e materiali di confezionamento a causa del contesto generale, il Gruppo ha già messo in atto politiche di aumenti mirati di stock. I costi per l’energia, che hanno oggi un forte impatto sul conto economico del Gruppo, saranno fronteggiati grazie all’installazione di due nuovi impianti fotovoltaici (uno a Trenzano e uno a Brembate) per un totale di 550 kW che affiancano i due cogeneratori da 1 megaWatt ciascuno e l’impianto fotovoltaico da 310 kW già installati. I nuovi impianti, avviati nel secondo trimestre 2022, dovrebbero garantire un miglioramento dei costi energetici, indipendentemente dall’andamento dei prezzi dell’energia. Inoltre, nell’esercizio 2022, la capogruppo potrà beneficiare dei certificati bianchi relativi all’installazione dei cogeneratori. Anche i trasferimenti ai clienti degli aumenti relativi a materiali ed energia hanno iniziato a mostrare un effetto positivo sulla marginalità. Nonostante siamo consapevoli che l’incertezza ci accompagnerà almeno per tutto il 2022, siamo soddisfatti di come abbiamo affrontato la turbolenza esogena e implementato azioni di mitigazione dei rischi portando già i primi risultati nel primo trimestre 2022. Tutto il management è attento a leggere i segnali derivanti dal contesto internazionale e nazionale per eventualmente introdurre ulteriori azioni”