EVENTI A CATENA. La ricerca include i dati più accurati mai raccolti finora sui flussi di lava dei Trappi del Decan, colate di basalto situate in una delle zone vulcaniche più estese della Terra, nella zona centro-occidentale dell’attuale India. Secondo lo studio, queste emissioni di lava avvenute alla fine del Cretaceo raddoppiarono la loro portata entro 50 mila anni dall’impatto dell’asteroide, del meteorite o della cometa che si pensa abbia contribuito alla drammatica riduzione delle forme di vita sulla Terra.
ERUZIONI SENZA FINE. L’impatto avrebbe rivoluzionato i sistemi di risalita della lava, cambiando la composizione chimica del magma e la frequenza delle eruzioni. Questi cambiamenti posticiparono la rinascita delle specie estinte di 500 mila anni oltre il limite K-T, cioè il momento che indica la fine del Cretaceo, caratterizzato dalla scomparsa di tracce fossili di molti animali terrestri e marini.
IRRESPIRABILE. Le imponenti eruzioni disseminarono ceneri e gas tossici nell’atmosfera, cambiando drasticamente il clima ed eliminando molte specie viventi. La datazione della lava colloca vulcanismo e impatto entro i 50 mila anni dall’estinzione: è pertanto superfluo distinguere tra i due disastri naturali. (Focus)