Neodecortech S.p.A., tra i principali operatori europei nella produzione di carte decorative per pannelli nobilitati e del flooring utilizzati nel settore dell’interior design, quotata su Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. – Segmento Euronext STAR Milan, comunica che il Consiglio di Amministrazione riunitosi ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2022, che verrà pubblicato entro i termini previsti dalla normativa di riferimento, unitamente agli esiti dell’attività di revisione contabile limitata in corso di svolgimento. L’Amministratore Delegato Luigi Cologni, nella foto, commentando i dati, afferma che “I risultati al 31 marzo 2022, approvati dal Consiglio di Amministrazione, evidenziano la continuità del trend di crescita dei ricavi osservato sin dalla metà del 2020 e per l’intero esercizio 2021, seppure con un’intensità minore. L’intera filiera produttiva nella quale Neodecortech e Cartiere di Guarcino operano ha funzionato a pieno regime. Il portafoglio ordini, seppure ancora superiore al livello ordinario presente sino alla fine del 2019, si è però leggermente ridotto. L’auspicato ritracciamento dei prezzi delle materie prime, i cui aumenti sono continuati nel corso del primo trimestre 2022, anche a causa dell’inizio del conflitto russo-ucraino, non si è ancora manifestato. Il continuo aumento dei prezzi di tutte le materie strategiche del Gruppo (resine, carta decorativa, materiali plastici, biossido di titanio e cellulosa, SOA), infatti, nonché dei costi dei vettori energetici, ha obbligato Neodecortech e Cartiere di Guarcino a continuare la politica di ribaltamento degli aumenti dei costi sui prezzi di vendita nei confronti dei clienti finali. Tale trasferimento, nel corso del primo trimestre 2022, è avvenuto quasi interamente e con tempi relativamente rapidi in Cartiere di Guarcino, mentre per Neodecortech è avvenuto in maniera più difficoltosa e con un differimento temporale più lungo, con conseguente contrazione dei margini. Ci si aspetta che tale situazione persista quantomeno fino alla metà del 2022, in tutte le aree di vendita in cui le due società del Gruppo operano. In linea con il Budget 2022, tuttavia, si prevede che nella seconda metà dell’anno tale minore marginalità verrà via via riassorbita gradualmente, grazie al completamento del trasferimento dei costi sui prezzi applicati ai clienti. L’inizio del conflitto ucraino-russo iniziato il 24 febbraio u.s. ha sicuramente influito sul protrarsi degli aumenti dei prezzi del costo dell’energia elettrica e del gas e su quello delle materie prime utilizzate, ma non ha comportato l’interruzione delle attività dei tre stabilimenti produttivi del Gruppo. In particolare, la società più energivora del Gruppo, Cartiere di Guarcino, ha continuato ad operare secondo il piano produttivo annuale, che considera fermate infra-annuali legate ad attività manutentive, ed è tutt’ora pienamente operativa. Questo grazie alla fornitura di energia elettrica da parte della società controllata Bio Energia Guarcino che opera in regime di rete interna rispetto alla Cartiera ed al fatto che BEG beneficia degli incrementi del prezzo dell’energia stessa, pur in presenza di elevati costi della biomassa bruciata (bioliquidi sostenibili originati da filiera nazionale, SOA). Comunque, nonostante il Gruppo non si approvvigioni (se non in maniera ridotta per l’acquisto di biossido di titanio dalla Ucraina), non abbia investito, non abbia svolto attività di sviluppo e non abbia vendite, se non di rilievo modesto, sia in Russia che in Ucraina, al momento non è possibile stimare quanto, e per quanto tempo, possa incidere tale conflitto sulla propensione al consumo degli acquirenti di mobili e di flooring, oltre che sulla possibile disponibilità di materie prime strategiche e sui costi dei vettori energetici”. I ricavi netti consolidati al 31 marzo 2022 ammontano a 49,2 milioni di Euro, in crescita del 24,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, chiuso a 39,6 milioni di Euro. Più nel dettaglio, le vendite della divisione carta decorativa stampata sono in aumento del 15,3%. Le vendite della divisione carta decorativa crescono del 41,5%. Quelle della divisione energia sono in crescita del 13,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. A livello geografico, sono state rilevate le seguenti variazioni: le vendite sono aumentate in Italia del 27,9%, sono aumentate in Europa del 8,7%, sono rimaste in linea in Asia e Medio Oriente, sono invece triplicate in America (+258%) e leggermente diminuite (-31,3%) in Africa sempre rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Al 31 marzo 2022, il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a 43,9 milioni di Euro con un’incidenza del 89,2% sui ricavi, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in cui erano pari a 29,5 milioni di Euro (74,5% dei ricavi), per effetto degli aumenti dei prezzi delle materie prime strategiche del Gruppo (resine, carta decorativa, film plastico, cellulosa, biossido di titanio e grasso animale) e dei costi dei vettori energetici. I costi per il personale ammontano a 5,5 milioni di Euro, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente (5,5 milioni di Euro) con un’incidenza del 11,2% sui ricavi (in calo rispetto al 13,9% del primo trimestre 2021). I dipendenti in forza al 31 marzo 2022 sono n. 404 rispetto ai n. 406 al 31 dicembre 2021. Il margine operativo lordo (EBITDA) ammonta a 4,2 milioni di Euro (8,6% dei ricavi), con un decremento del 17,1% rispetto a 5,1 milioni di Euro al 31 marzo 2021 (12,8% dei ricavi), per gli effetti visti sopra degli aumenti dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici. Il margine operativo netto (EBIT) è pari a 1,9 milioni di Euro (3,8% dei ricavi) e si confronta con 2,9 milioni di Euro (7,2% dei ricavi) dei primi tre mesi del 2021. Gli oneri ed i proventi finanziari al 31 marzo 2022 contengono l’effetto netto dello stralcio del debito finanziario prescritto verso il MICA (5 milioni di Euro) e del credito correlato verso Andreotti Fotoincisioni (1,3 milioni di Euro) pari a 3,8 milioni di Euro. Pertanto, il valore degli oneri finanziari netti aggiustati dello stralcio del credito di cui sopra ammontano a 0,3 milioni di Euro in diminuzione rispetto a 0,5 milioni di Euro al 31 marzo 2021. Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di 5,5 milioni di Euro (1,7 milioni di Euro adjusted per gli effetti di cui sopra) e si confronta con 2,4 milioni di Euro al 31 marzo 2021. Il periodo al 31 marzo 2022 chiude con un utile netto di 4,2 milioni di Euro (pari allo 8,6% dei ricavi), rispetto a 1,8 milioni di Euro al 31 marzo 2021 (pari al 4,4% dei ricavi). L’utile netto adjusted dagli effetti dello stralcio del debito e credito finanziari prescritti (al netto anche degli effetti fiscali) è pari a 1,4 milioni di Euro, quindi in diminuzione di 0,4 milioni di Euro rispetto al 31 marzo 2021. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2022 si attesta a 31,3 milioni di Euro, ed evidenzia un aumento di 2 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2021, legato anche alle necessità di approvvigionamento anticipato di materie prime e ai ritardi di incasso da parte di clienti russi, ed è sostanzialmente in linea rispetto all’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021, in quanto i 37, 4 milioni di Euro a tale data includevano i 5 milioni di Euro del debito finanziario verso il MICA stralciato nel primo trimestre 2022.