Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 31 marzo 2022. Il margine di interesse si attesta a € 376,4 milioni in crescita del 9,6% rispetto al 1° trimestre 2021, grazie in particolare al maggior contributo della componente commerciale pari a € 336,1 milioni (+15,2% a/a). Tra le altre principali componenti si registrano, inoltre, il contributo dei fondi TLTRO-III, al netto degli interessi pagati sulle somme depositate presso BCE, pari a € 29,8 milioni (€ 31,8 milioni nel 1° trimestre 2021) e il contributo derivante dal portafoglio titoli per un importo di € 22,9 milioni (€ 29,0 milioni nel 1° trimestre 2021). Rispetto al 4° trimestre 2021 il dato è in calo del 2,5% principalmente per effetto del minor numero di giorni di calendario del 1° trimestre 2022 (-0,3% al netto di tale effetto). Le commissioni nette sono pari a € 450,6 milioni in aumento del 37,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio le commissioni relative al comparto della raccolta indiretta e bancassurance si assestano a € 197,6 milioni in rialzo del 37,4% a/a, mentre le commissioni riferibili all’attività bancaria tradizionale ammontano a € 252,9 milioni in crescita del 37,2% a/a. Rispetto al 4° trimestre 2021 il dato è in calo del 4,0% principalmente in seguito alla consueta stagionalità positiva del trimestre scorso che beneficia delle commissioni di performance riferite al risparmio gestito (€ 18,5 milioni). Al netto di queste ultime il dato risulta in linea con il trimestre precedente. La voce dividendi risulta pari a € 0,3 milioni rispetto a € 1,7 milioni del 1° trimestre 2021 (€ 5,5 milioni nel 4° trimestre 2021). Il risultato netto della finanza è positivo per € 58,9 milioni rispetto a € 76,2 milioni del 1° trimestre 2021 (€ 23,6 milioni nel 4° trimestre 2021), nonostante l’aumento della volatilità dei mercati finanziari registrata da fine febbraio in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. I proventi operativi netti ammontano a € 883,7 milioni in aumento del 16,6% rispetto al 1° trimestre 2021 (€ 897,5 milioni nel 4° trimestre 2021), trainati dalla crescita dei ricavi core (margine di interesse e commissioni nette) pari a € 827,0 milioni (+23,1% a/a). Gli oneri operativi sono pari a € 558,4 milioni rispetto a € 546,5 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Nel confronto con il 4° trimestre 2021 (€ 858,3 milioni) il dato è in calo del 34,9%. L’Amministratore Delegato Piero Luigi Montani, nella foto, commenta: “Il primo trimestre dell’anno è stato purtroppo caratterizzato dallo scoppio a fine febbraio della guerra in Ucraina a seguito dell’invasione russa, con pesanti ripercussioni umanitarie, sociali ed economiche. Il quadro è stato ulteriormente aggravato da crescenti pressioni inflazionistiche, che rischiano di impattare pesantemente il tessuto produttivo nazionale e i consumi delle famiglie. In tale contesto i risultati del primo trimestre della Banca hanno evidenziato una redditività in forte crescita, registrando un utile netto di periodo pari a 112,7 milioni di euro, dopo aver spesato 45,7 milioni di euro relativi al contributo al Single Resolution Fund. Il risultato della gestione operativa ha chiuso a 325,3 milioni di euro in rialzo del 54,0% rispetto al primo trimestre del 2021, grazie anche al rafforzamento della posizione competitiva realizzato lo scorso anno. Il miglioramento raggiunto nella qualità del credito nel 2021 è stato confermato anche nel primo trimestre di quest’anno, in particolare con riferimento al NPE ratio che si è attestato al 4,9% lordo (2,0% netto) invariato rispetto a fine 2021 e al grado di copertura dei crediti deteriorati pari al 60,6%. La solidità della Banca rimane elevata, con un CET1 ratio fully phased al 13,64% ampiamente superiore all’attuale requisito minimo SREP dell’8,3%, cosi come la posizione di liquidità che presenta indici regolamentari ben oltre le soglie minime previste. Sul fronte della sostenibilità è importante sottolineare che nel mese di marzo abbiamo deciso di aderire alla NetZero Banking Alliance, rafforzando il già significativo percorso avviato nel contrasto al cambiamento climatico. A questo si aggiunge la recente partnership siglata con SACE per finanziare la transizione energetica delle imprese verso modelli di produzione a minore impatto ambientale, anche in coerenza con gli obiettivi del PNRR. Tale iniziativa si inserisce in una serie di attività che BPER ha intrapreso da anni per integrare nel proprio modello di business i temi legati alla sostenibilità. L’attuale contesto di mercato, caratterizzato da un’elevata incertezza e crescenti pressioni inflazionistiche, ci pone davanti a nuove sfide, che il Gruppo BPER saprà affrontare efficacemente grazie ai progressi compiuti sul fronte della generazione dei ricavi, alla solida posizione patrimoniale e di liquidità e ai significativi miglioramenti raggiunti nell’ambito della qualità del credito. Tali aspetti saranno inoltre ulteriormente rafforzati con le azioni e le misure previste dal nuovo Piano Industriale che sarà presentato al mercato nel corso del mese di giugno”.