Caos traffico a Roma: metro A e B chiusa e bus a rischio per lo sciopero di 24 ore proclamato per oggi dell’Unione sindacale di base (Usb). Servizio garantito solo nella fascia di garanzia: dalle 17 alle 20. Chiusa anche la Roma-Lido, online mentre viaggiano con corse ridotte la Roma-Viterbo e la Termini-Centocelle. Per quanto riguarda la rete di superficie di Atac e RomaTpl sono possibili riduzioni di corse o sospensione di linee. Regolari invece le corse della metro C. Lo sciopero è stato indetto dall’Usb in tutto il trasporto pubblico della capitale, sovaldi sia in Atac che nel Consorzio Roma Tpl, e in Ama. Secondo i primi dati dell’Usb «forte la percentuale di astensioni tra i bus di linea: 60% del personale operativo Atac (autisti, macchinisti, addetti di stazione, verificatori, ausiliari del traffico) mentre nelle aziende private del Consorzio Roma Tpl emerge il 100% di adesione alla Trotta Bus». Per Usb i dati «dimostrano non solo il fallimento del tentativo di boicottaggio da parte dell’assessore Esposito, ma che i lavoratori ribadiscono con forza il netto no alla privatizzazione di Atac e rivendicano i loro diritti nelle aziende del Consorzio Roma Tpl». Code e forti rallentamenti si registrano da stamani su quasi tutte le consolari, via Flaminia,via Cassia, via Salaria, via Portuense, via Colombo, via Casilina, sulla Tangenziale est, sul Grande Raccordo Anulare e all’Ostiense, da dove è partito stamani un corteo degli studenti diretto nel centro. Moltissimi gli incidenti, in piazza Maresciallo Giardino un veicolo si è ribaltato e stessa cosa è accaduta in via Tiberina, all’altezza del Viadotto Giubileo. Problemi si registrano anche per il maltempo, come in via Arbia, nei pressi della Salaria, per la caduta di un albero sopra alcune auto in sosta.
L’Usb, spiegando le ragioni dello sciopero, ha detto che «già il 15 settembre scorso, in occasione della precettazione dello sciopero del trasporto pubblico romano, l’assessore Esposito aveva assicurato un tempestivo pagamento degli stipendi dei lavoratori di Roma Tpl. Ma ad oggi, 1 ottobre, ciò non è ancora avvenuto. Quello degli stipendi costituisce peraltro solo uno dei tanti motivi alla base della protesta di domani, fra cui si ricorda il mancato pagamento di indennità contrattuali, la sicurezza delle vetture, e dunque dei passeggeri e degli autisti, di cui non c’è menzione negli incontri di questi giorni; il peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro». «La confusione che regna nella dirigenza dell’azienda e le voci sempre più pressanti sulla società in via di privatizzazione rafforzano le ragioni della protesta», aggiunge l’Usb. Faisa-Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl, Sul e Uiltrasporti avevano invece accolto l’invito a differire lo sciopero di oggi, proclamato però solo per quanto riguarda Roma Tpl. (IlMessaggero.it)