(di Tiziano Rapanà) Torna Giovanni Rana, il re della pasta ripiena, con altre fantasiose invenzioni. L’occasione è data dal consueto, e quanto mai provvidenziale in questo tempo tenebroso, nuovo giro di valzer del popolarissimo Giro d’Italia. Il pastificio sarà, anche quest’anno, il fornitore ufficiale di pasta dei baldi conquistatori della maglia rosa. La mitica straordinaria maglia rosa, che come ben ci ricorda Totò in un celeberrimo film, è “quella cosa che mai non riposa. Chi la conquista, doman la può perdere. E chi la perde può ritrovarla con facilità”. Ora non so se sia facile o meno ottenere quel sogno di gloria, per voi sarà semplicissimo assaggiare le nuove gemme di gusto di Rana: basterà recarvi al supermercato. Riecco, dunque, una nuova edizione limitata che presenta quattro nuove ricette atte ad onorare la tradizione regionale italiana. Il nuovo “Rana – Giro d’Italia” guarda alla Campania, l’Emilia-Romagna, Liguria e Lazio. Da oggi fino a settembre, avrete la possibilità di assaggiare i nuovi ravioli. Si parte dal ripieno al “Pesto, Patate e Fagiolini”, una scelta che profuma di riviera ligure, capace di donare a ogni pasto un tocco di verde dal sapore delicato, adatto per ogni abbinamento. Si fa, poi, tappa in Romagna con il ripieno “Crudo, Squacquerone e Rucola”: è una combinazione che rimanda ai tipici chioschi della zona. Tocca poi un passaggio in Campania, con il ripieno nato dall’unione verace di “Salsiccia e Friarielli”, una specialità che nel tempo ha saputo farsi conoscere e apprezzare da un pubblico sempre più grande. A grande richiesta, si torna in Lazio con la “Carbonara”, che è stata la personale maglia rosa di Giovanna Rana del 2021. Sono stati i più amati e apprezzati dai consumatori, anche se a me quei ravioli alla carbonara non sono piaciuti. Ai miei occhi, hanno rappresentato il punto debole della produzione Rana dell’anno passato. Sono un grande estimatore della pasta alla carbonara e in quel ripieno ne ho ritrovato una lontana parvenza, un gentile ectoplasma che faticava a palesarsi al mio palato. Ripongo, tuttavia, grande fiducia per queste nuove composizioni gastronomiche che già si caratterizzano per un’originalità ossequiosa, dell’apparato scheletrico della cultura culinaria nostrana. I ravioli li trovate a 3,99 euro, in confezioni da 250 grammi.