Il costo del grano diminuisce, ma i prezzi di pane e biscotti sono ancora in aumento, così come quelli della pasta
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Nell’ultima settimana il prezzo del grano tenero, che in Italia arriva in gran parte da Russia e Ucraina, è diminuito quasi del 10%. Nonostante questo, il costo di pane e biscotti è in aumento (in media il prezzo è di 5,31 euro al chilo).
Forti aumenti di prezzo si registrano anche su prodotti come la pasta, che si produce per la gran parte da grano duro importato dal Canada, USA, Messico o altre parti di Europa, quindi non da scenari protagonisti del conflitto. Secondo Assoutenti e i dati Mise, un chilo di pasta arriva adesso in media a costare 2 euro fino ai 4,71 euro al chilo in alcune città.
Ciò vuol dire che ad influire sul prezzo per oltre il 90% sono altri fattori, quali l’energia elettrica, l’affitto degli immobili e il costo del lavoro piuttosto che la materia prima agricola.
Secondo la Coldiretti, si assiste ad una netta inversione di tendenza con il calo settimanale più rilevante dall’agosto 2016 a cui segue però un balzo del 40,1% delle quotazioni del grano nella settimana precedente.
Questo andamento dimostra l’accresciuto interesse per il mercato delle materie prime agricole della speculazione che ha approfittato delle alte cifre raggiunte per realizzare maggiori profitti.