(di Marco Liguoroi, da “Pianeta Genoa”)
Ogni 5 secondi la Nord sentito urlare
Capel visto sgusciare falli subire Romagnoli cacciare
Gasperini regolarità decisione
BUM BUM Punizione Dzemaili tiro rapido nel sacco pallone si infila
GOOOOOOOOlllllll Ferraris esultare strillare perdifiato
Bum Marchese devia con la schiena DiSpErAzIoNe Bertolacci
Pavoletti sgusciante velocità superare
Perotti balzare fulminare
Laxalt stantuffo corsa tempesta impeto
Rapidità Rincon Digueiras colpire difesa rossonera vacilla PATATRAC
Burdisso capitano vittorioso STAI PARLANDO CON ME STAI PARLANDO CON ME
DISPERAZIONE Mihajlovic CoNfUsIoNe
Mi scuserete, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, per questo mio esordio un po’ particolare, ma ho voluto descrivere la vittoria del Genoa sul Milan alla maniera del futurista Filippo Tommaso Marinetti. Una vittoria costruita sui dettami del modo di giocare di Gian Piero Gasperini: innanzitutto tempesta e impeto contro l’avversario che, se attaccato in modo asfissiante, mostra (com’è accaduto) i suoi limiti. A seguire: dominio sulle fasce, con le catene Laxalt e Diogo. Squadra in movimento, in attacco e difesa modello “fisarmonica”, grazie alla presenza di un centravanti di peso come Pavoletti. Marcatura a zona che ha frenato per oltre metà gara Luiz Adriano e Balotelli. In più, un Capel tornato a livelli notevoli di forma che ha costretto quasi sempre da solo i milanisti al fallo sistematico e a subire cartellini gialli a raffica. Il gol su punizione di Dzemaili ha evidenziato la pericolosità dei rossoblù su calci piazzati: un arma che potrà essere utile contro le squadre che si chiudono a riccio e non concedono spazi in attacco. Oltre a ciò, c’è da sottolineare la pretattica perfetta di Gasperini: ha tenuto celata sino a ieri pomeriggio la possibile presenza di Pavoletti e Gakpé. La presenza del primo si è dimostrata una delle carte vincenti.
E’ una vittoria che riporta serenità ed equilibrio nell’ambiente genoano, che dopo la sconfitta a Roma contro la Lazio si è dimostrato molto depresso. Addirittura si è parlato di lotta per la retrocessione. Direi più semplicemente: prima la squadra non era da buttare, ma ora non è da scudetto. Adesso si può guardare con fiducia a un possibile esito positivo per la prossima trasferta di Udine. Poi ci sarà la sosta del campionato e potrebbero ritornare in seguito altri giocatori, mentre altri potrebbero assimilare al meglio gli schemi di Gasperini. Insomma, basta aspettare e verranno altri risultati importanti. Passo e chiudo!