L’agenzia Bloomberg aveva riportato un rumor già nel corso della mattinata, ora è ufficiale: Vodafone ha rifiutato la manifestazione preliminare di interesse per il 100% di Vodafone Italia (nella foto, l’a. d. Aldo Bisio) arrivata da Iliad e Apax Partners, un affare potenziale tra gli 11 e i 14 miliardi di euro, perché «non è nel miglior interesse dei soci». È quanto si legge in una nota diffusa dalla società stessa.
La spiegazione
Il gruppo inglese conferma, quindi di aver ricevuto una manifestazione di interesse «altamente preliminare e non vincolante» da parte di Iliad e dal fondo Apax Partners per acquisire il 100% di Vodafone Italia ma il Consiglio e la direzione di Vodafone hanno respinto l’offerta in quanto, sottolineano, vogliono rimanere «concentrati sulla fornitura di valore per gli azionisti attraverso una combinazione della sua strategia di crescita organica a medio termine e dell’ottimizzazione continua del portafoglio», anche se, si legge nella nota, «si continuano a perseguire pragmaticamente diverse opportunità di consolidamento che accrescano il valore per fornire strutture di mercato sostenibili nei suoi principali mercati europei, inclusa l’Italia».
Barclays, l’ipotesi di una joint venture
In merito a questa operazione, gli analisti della banca d’affari Barclays sono scettici e hanno ipotizzato che in Spagna o in Italia qualcosa potrebbe concretizzarsi «prima del previsto» ma l’idea di una fusione con Iliad è meno probabile rispetto a una join venture, «dato il potenziale per condividere sinergie tra le parti che si fondono ed evitare premi significativi per le offerte di fusione e acquisizione». Secondo la teoria di Barclays, il partner in Gran Bretagna potrebbe essere 3Uk (provider britannico di telecomunicazioni e servizi Internet), in Italia Iliad e in Spagna MasMovil (società spagnola di servizi di telecomunicazioni). Teorizzando una joint venture paritetica «le nostre stime forniscono una potenziale liquidità netta di 6-10 miliardi di euro, con Vodafone in grado di ottenere una quota di sinergie di 8-15 miliardi di euro (circa 25-50pence per azione)» calcolano gli analisti di Barclays. «Vodafone è significativamente più grande di Iliad», spiegano,e la società proforma che nascerebbe «avrebbe un fatturato di 5,8 miliardi di euro». Questi calcoli portano a una valutazione di Vodafone a quota 10,2-15,2 miliardi di euro e quella Iliad a 1,5-2,2 miliardi di euro. Il parere degli esperti della banca d’affari è che questo implica che «Iliad debba effettuare un vero e proprio pagamento a Vodafone di 4,3-6,5 miliardi di euro per pareggiare la sua partecipazione» e «le sinergie in una tale ipotetica combinazione (nella forma di una jv 50/50 ndr) varrebbero 7-11 miliardi di euro».
Alessia Conzonato, corriere.it