L’Annunciazione e i santi Giovanni Battista e Andrea, un dipinto su tavola di Filippino Lippi (Prato 1457 ca. – Firenze 1504) conservato al Museo e Real Bosco di Capodimonte sarà restaurato grazie al sostegno di Temi Spa. L’azienda, presieduta da Francesco Tavassi, è licenziataria esclusiva Gls per Napoli e provincia ed è capofila del Gruppo Tavassi, che opera da tre generazioni nella logistica, nei trasporti da e verso l’estero, nella distribuzione in Europa con Gls e nella consulenza doganale.
Temi Spa ha già contribuito in passato al restauro di opere d’arte del museo come il Ritratto dell’Infante Francesco di Borbone, un dipinto di Elisabeth Vigée Le Brun, nell’ambito del progetto ‘Rivelazioni – Finance for Fine Arts’ promosso da Borsa Italiana. Il dipinto però, appartiene al periodo della maturità dell’autore, tra i più talentuosi pittori del Rinascimento a Firenze, e questo è molto evidente se si osserva l’uso vivace del colore, il dialogo sereno che si instaura fra i personaggi e il senso di armonia generale che emerge dal quadro. L’arcangelo Gabriele si inginocchia dolcemente davanti alla Madonna, che mostra dolcezza e umiltà; a sinistra, San Giovanni Battista solleva leggermente il braccio sinistro, indicando con la mano allo spettatore che è in corso un sacro incontro; Sant’Andrea contempla l’azione, mentre abbraccia la croce con entrambe le mani, attributo del suo martirio. I colori vibranti e l’atmosfera cristallina infondono alla scena una calma soprannaturale, mentre le profonde pieghe delle vesti conferiscono solidità alle figure. La scena si svolge all’aperto nella luminosa campagna fiorentina. In secondo piano si possono distinguere sia la cupola di Brunelleschi del Duomo che il campanile di Giotto, a sinistra. Le quattro figure sacre sono raffigurate all’interno di un rigoglioso giardino pieno di fiori e di erba verdeggiante, forse a sottolineare l’interesse di Filippino per la pittura fiamminga che si era diffusa a Firenze durante questo periodo. “Ringrazio l’azienda Temi Spa per aver voluto finanziare il restauro di un’altra opera della nostra collezione, per poterla riportare alla piena fruibilità da parte del pubblico. Sono convinto da sempre che il futuro delle grandi istituzioni museali non possa rimanere solo a carico dello Stato ma vada condiviso con tutti i cittadini, le imprese e il genio imprenditoriale italiano”, dice il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger. “Il primo restauro della tela di Vigée Le Brun ci ha convinti che si poteva fare un ulteriore passo in avanti nel senso della presa in carico del patrimonio culturale del proprio territorio di riferimento. Per questa ragione, oggi ci impegniamo nel sostegno integrale e autonomo all’intervento che restituirà alle sale di Capodimonte e allo sguardo del mondo il capolavoro di Filippino Lippi”, spiega Tavassi.