Edison investirà 3 miliardi di euro per il proprio piano di sviluppo industriale delle fonti rinnovabili al 2030, che mira ad aumentare la capacità installata da 2 a 5 Gigawatt, con il quale conferma il proprio ruolo di operatore impegnato nella transizione energetica e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal Piano Nazionale Integrato Enegia e Clima e dal Green Deal.
Le risorse saranno destinate a impianti rinnovabili ossia di nuova realizzazione, integrali ricostruzioni (repowering) di impianti eolici esistenti per dotarli delle migliori tecnologie incrementandone la produzione, nonché a selettive operazioni di M&A. Il piano di crescita di Edison nelle rinnovabili prevede anche una quota dedicata all’idrogeno verde.
«Vogliamo accompagnare il Paese nella transizione energetica per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality – dichiara Nicola Monti, nella foto, amministratore delegato di Edison -. il nostro è un piano di crescita concreto e sostenibile che integra le diverse fonti di produzione introducendo anche sistemi di flessibilità. A fine piano la generazione rinnovabile rappresenterà il 40% del nostro mix produttivo in uno sforzo importante di abbattimento delle emissioni climalteranti».
«Abbiamo una robusta pipeline di sviluppo rinnovabile che ci permetterà di realizzare nuova potenza eolica e fotovoltaica per 1.500 MW nei prossimi 3 anni, di cui 1.300 MW nel Sud Italia, 100 MW nel Centro e 100 MW nel nord del Paese. Siamo anche impegnati nello sviluppo di ulteriore capacità rinnovabile per la produzione dell’idrogeno verde e di 1 GW di sistemi di stoccaggio e flessibilità come i pompaggi idroelettrici e le batterie al 2030», dichiara Marco Stangalino, Executive Vice President Power Asset Edison. Nel settore eolico e fotovoltaico Edison ha attualmente circa 1,1 GW di potenza installata e i 1.500 MW in sviluppo si compongono di 800 MW eolici e oltre 700 MW fotovoltaici, per un totale di 63 impianti tra greenfield e integrali ricostruzioni su tutto il territorio nazionale.
“Il piano – ha spiegato Monti – riguarda lo sviuppo in Italia, ma guardiamo anche a possibilità di crescita all’estero, in particolare in Grecia e in Spagna dove non siamo presenti, vedremo cosa potremo fare e se ha senso. Il piano comprende esclusivamente operazioni di crescita organica, anche se questo non esclude di fare acquisizioni, con un’accelerazione della crescita, laddove ci fossero le condizioni giuste per farle. Sull’eolico riteniamo ci sarà una concentrazione di operatori, potrebbero esserci delle opportunità, una dinamica che nel fotovoltaico sta già succedendo”.