Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni riunitosi a Verona sotto la Presidenza di Davide Croff ha approvato i risultati al 30 settembre 2021.
La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto Danni e Vita cresce del 16,5% a €3.700mln. Nel business Vita si riscontra un incremento del 29,5% dovuto alla ripresa della produzione. In aumento del 2,0% anche la raccolta del business Danni diretto grazie al Non Auto.
Il combined ratio, all’89,7%, si conferma ad un ottimo livello, in calo di 0,3 p.p. rispetto ai 9M2020. Si ricorda che lo scorso esercizio aveva beneficiato di un forte calo della frequenza sinistri a seguito del lockdown molto rigido. Nel segmento Danni il risultato è in leggero aumento (€175mln vs. €172mln nello scorso esercizio), nel Vita risulta in netta flessione (€17mln vs. €69mln) prevalentemente a causa dell’accantonamento (€11mln) posto in essere per far fronte al possibile esborso legato alle polizze dormienti e ad un effetto stagionale nell’attribuzione di redditi finanziari che, si stima, possa parzialmente recuperare nel quarto trimestre. Il RoE operativo4 si attesta pertanto al 5,6%.
L’Utile Adjusted ai 9M2021 è pari a €175mln, in forte crescita rispetto ai 9M2020 (€116mln). Tale KPI comprende la plusvalenza relativa alla cessione di Lombarda Vita pari a €104mln. L’utile netto di Gruppo a €116mln (€42mln 9M2020) risulta in deciso miglioramento rispetto all’anno precedente pur scontando €69mln di svalutazioni (di cui €51mln legate alla svalutazione del goodwill delle società in joint venture con il gruppo BancoBPM).
Gestione Danni
La raccolta premi del lavoro diretto registra una crescita del 2,0% a €1.513mln. Al risultato contribuisce per €776mln il segmento Non Auto, la cui raccolta è in deciso aumento rispetto allo scorso esercizio (+7,0%). I premi del segmento Auto si attestano a €737mln, in calo rispetto ai 9M2020 (-2,8%): su tale variazione incidono il calo del premio medio dovuto alla pressione competitiva presente sul mercato e le iniziative a favore degli assicurati, tra cui il voucher. Il portafoglio polizze RCA risulta in marginale calo di circa 22.000 pezzi nel corso dei primi 9 mesi del 2021.
Il combined ratio si attesta a 89,7% (-0,3 p.p.), un eccellente risultato che beneficia dell’andamento positivo sia dell’Auto che del non Auto. Il claims ratio del lavoro conservato risulta in aumento al 58,7% (+2,6 p.p.) mentre l’expense ratio si attesta al 29,5%, (+0,4 p.p.), in leggero aumento anche a causa delle diverse spese straordinarie legate al piano di rimedio condiviso con l’autorità di vigilanza e alle operazioni societarie. La componente delle altre partite tecniche su premi passa da 4,8 a 1,5 p.p.; si ricorda che nell’anno scorso aveva pesato per 3,3 p.p. l’effetto del voucher.
Gestione Vita
Nel segmento Vita la raccolta del lavoro diretto segna una decisa crescita con premi pari a €2.172mln (+29,5%). Inoltre, nel mix di produzione si registra un significativo incremento dei prodotti unit linked (+176%) che incidono per il 53% della nuova produzione. La componente rivalutabile delle nuove emissioni di polizze Vita con tassi garantiti pari a zero ha favorito un progressivo ribasso del minimo garantito medio dello stock di riserve del Gruppo, che si attesta a 0,58% (-2 bps rispetto al FY2020). Inoltre, la totalità delle nuove emissioni tradizionali è caratterizzata da un basso assorbimento di capitale grazie al loro ridotto profilo di rischio. Sul risultato operativo Vita, pari a €17mln, incide negativamente la scelta di appostare un fondo rischi di €11mln a fronte di potenziali sinistri legati alle cosiddette “polizze dormienti” segnalate da IVASS. Tale posta è legata all’emersione di notizie di decessi oggetto di polizze temporanee caso morte (TCM), di cui le compagnie del Gruppo non erano a conoscenza e di cui non era ancora stata fatta denuncia.
Gestione finanziaria e situazione patrimoniale
Il risultato degli investimenti8 si attesta a €231mln (€231mln 9M2020), con un aumento della componente ordinaria danni (+5,2%). Gli investimenti ammontano a €25.242mln. Le riserve tecniche lorde dei rami Danni sono pari a €3.428mln (€3.496mln FY2020) e le riserve dei rami Vita, comprese le passività finanziarie da contratti di investimento, si attestano a €19.422mln in aumento rispetto al dato al FY2020 (€19.123mln).
I dati al 30 settembre 2021 confermano la solidità patrimoniale, con un patrimonio netto consolidato pari a €2.691mln, in crescita rispetto al FY2020 (€2.613mln).
L’indice Solvency II del Gruppo al 30 settembre 2021 è pari a 193%. Il ratio è calcolato secondo la Standard Formula con utilizzo dei Group Specific Parameters (GSP) autorizzati dall’Organo di Vigilanza. Il ratio risulta in recupero rispetto al FY2020 (187%).
Rete Distributiva
Al 30 settembre 2021 la rete agenziale conta 1.338 agenzie e gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo sono 5.327.
Emergenza Covid-19
Per fronteggiare la crisi sanitaria ed economica provocate dal propagarsi della pandemia, business continuity e workforce protection sono state garantite attraverso l’immediata adozione dello smartworking esteso a tutti i collaboratori del Gruppo. A settembre 2020 le attività necessarie per il ritorno in sicurezza nelle sedi operative erano già state espletate e dal 15 ottobre 2021 è in atto un processo di ritorno graduale al lavoro in presenza, a carattere volontario e sempre nell’ottica di mantenere le misure cautelari, limitando l’accesso contemporaneo agli uffici ad un massimo del 25% dei dipendenti.
A garanzia e tutela dei clienti restano a disposizione gli stessi strumenti approntati in corso d’anno 2020 (pagamenti da remoto, vendita a distanza Auto e Vita), mentre per quanto concerne il Voucher Auto concesso nel 2020, concluso l’anno di validità a fine maggio 2021, ai clienti che hanno beneficiato di tale sconto non viene applicato al rinnovo di polizza un completo riassorbimento dello stesso. In seguito alla proroga del Governo anche nel 2021 del cosiddetto “Superbonus 110%”, inizialmente facente parte delle misure promulgate nel maggio 2020 a sostegno della ripresa economica, è stata promossa da Cattolica l’iniziativa in merito con la quale viene offerto ai clienti il servizio di acquisto del credito d’imposta riconoscendo condizioni favorevoli e abbinando la possibilità di usufruire di una serie di coperture assicurative indirizzate a seconda della tipologia del richiedente.
Per quanto riguarda le implicazioni sul business di Gruppo, dopo i primi tre trimestri si sono rilevati i seguenti macrotrend:
- i livelli di nuova produzione 2021 non sembrano materialmente impattati dal lockdown parziale proseguito nei primi mesi dell’anno;
- pur rilevandosi una crescita rispetto ai periodi di lockdown, la media del numero dei riscatti settimanali nel 2021 è sostanzialmente in linea a quella del secondo semestre 2020 e in ogni caso inferiore rispetto al periodo pre-Covid;
- il 2021, influenzato da lockdown solo parziale, non ha fatto registrare gli stessi cali dei sinistri nei rami Danni, mentre persiste il calo per quanto riguarda la gestione sul ramo RCA, anche se in misura inferiore;
- nel 2020 non si sono manifestati sinistri particolarmente rilevanti a seguito della pandemia, né nel business Danni né in quello Vita. L’unico ramo Danni toccato è quello delle perdite pecuniarie, a causa di business interruption e rimborso del reddito.
Assicurazioni Generali diventa azionista di controllo di Cattolica
A seguito del successo dell’Offerta pubblica di acquisto volontaria promossa sulla totalità delle azioni di Società Cattolica di Assicurazione S.p.A. e dell’avveramento di tutte le condizioni di efficacia, a partire dal 5 novembre 2021Assicurazioni Generali S.p.A. è diventata l’azionista di controllo del Gruppo Cattolica con l’84,475% del capitale sociale.
Con atto formale, in data 28 settembre 2021 il Consiglio di Amministrazione di Società Cattolica di Assicurazione S.p.A. aveva preso atto dei termini e, tenute conto delle fairness opinion rispettivamente rilasciate da Citigroup Global Markets Europe AG e KPMG Corporate Finance in qualità di advisor finanziari e del parere favorevole del Comitato parti correlate di Cattolica, che si era avvalso di Lazard S.r.l. in qualità di esperto finanziario indipendente, aveva espresso le proprie valutazioni in merito, ritenendo congruo, da un punto di vista finanziario, il corrispettivo di euro 6,75 per ciascuna azione ordinaria Cattolica portata in adesione all’Offerta. Conseguentemente il CdA aveva deliberato all’unanimità dei votanti di portare in adesione all’Offerta tutte le azioni proprie di cui Cattolica era titolare, ad esclusione di quelle a servizio dei piani di LTI.
A seguito di questa operazione il Gruppo Cattolica entra a far parte del primo player italiano del settore e tra i protagonisti a livello globale, con il quale condivide una tradizione assicurativa ultracentenaria e una solida presenza nelle comunità in cui opera. L’operazione offre l’opportunità di valorizzare ulteriormente le aree distintive di Cattolica, garantendo benefici per tutti gli stakeholder attraverso la continuità del brand, il radicamento sul territorio, il rafforzamento delle Reti distributive e la valorizzazione delle esperienze e delle professionalità oggi presenti nel Gruppo Cattolica.
Carlo Ferraresi, nella foto, Amministratore Delegato del Gruppo Cattolica Assicurazioni, ha dichiarato: “Le capacità industriali del Gruppo e la gestione disciplinata del business ci permettono di presentare oggi risultati molto solidi dal punto di vista tecnico e operativo. La raccolta premi è in aumento in entrambi i rami di business, con una forte crescita delle unit linked e un ottimo indice di profittabilità Danni. Inoltre, l’utile netto, in forte crescita in questi primi nove mesi dell’anno, conferma il solido andamento tecnico e commerciale del Gruppo. Questi risultati sono l’espressione della nostra capacità di generare profitti, anche grazie a una presenza diffusa e capillare su tutto il territorio italiano e alla professionalità delle nostre persone e delle Reti agenziali e bancarie. La partnership con il Gruppo Generali ha accelerato la nostra performance e la sempre maggiore integrazione di competenze e tecnologie ci permetterà, anche alla luce del nuovo assetto di controllo, di diventare sempre più apprezzati dal mercato e dalle comunità in cui operiamo”.