Non prevede accorpamenti, ridimensionamenti né soppressioni il piano di dimensionamento scolastico 2022-2022 della Sardegna, illustrato dall’assessore alla Pubblica istruzione Andrea Biancareddu e approvato all’unanimità dalla Seconda commissione (Cultura) del Consiglio regionale.
La Giunta l’aveva varato l’8 ottobre scorso. Per definire le autonomie scolastiche e i servizi delle scuole, la soglia minima del numero di alunni necessario ad assegnare un dirigente scolastico e un direttore dei servizi amministrativi prevista passa da 600 a 500 alunni, mentre nei comuni montani e nelle isole minori si passa da 400 a 300.
La deroga ai limiti stabiliti per evitare soppressioni e accorpamenti, così come spiegato dall’assessore, già concessa lo scorso anno per l’emergenza da Covid, è stata formalmente richiesta dalla Regione, anche per l’annualità 2022-2023, al ministero dell’Istruzione.
Ci sono, però, 25 istituti – ha spiegato alla Seconda commissione il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, “sottodimensionati anche rispetto ai parametri in deroga per il numero minimo di alunni necessari per il mantenimento dell’autonomia scolastica”. Gli istituti che non rispettano i limiti dei 500 e 300 alunni sono: 12 in provincia di Cagliari (DDS Is Mirrinios; CD via Castiglione; IIs Atzeni di Capoterra; IC Carbonia, ITC Mattei di Decimomannu, IC Guasila; Pitagora di Isili; Ic Mandas di Mandas; Istituto comprensorio di Narcao; IC Santadi; IC Settimo San Pietro; Ic Siliqua); 7 in provincia di Nuoro (IIS Businco di Jerzu; IC Orani; IC Orgosolo; IC Orotelli; IC Motzo Silanus-Bolotana; IC Tertenia; IC Villagrande); 1 in provincia di Oristano (IC Ghilarza) e 5 in provincia di Sassari (IC Arborea di Castelsardo; IC Osilo; IC San Teodoro; IC Sennori e IC Usini).
Intanto, la Sardegna – ha ricordato Biancareddu – “è la Regione con la più alta percentuale di alunni vaccinati: contiamo il 94% dei dirigenti scolastici e il 92% del personale scolastico già vaccinato”.
Durante la seduta il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, e Franco Stara (Iv-Udc) hanno ribadito la decisione dei rispettivi gruppi non partecipare ai lavori delle commissioni finché non ne sarà rinnovata la composizione. Come previsto dal regolamento consiliare, il passaggio andava completato già il 4 ottobre scorso.