L’accelerazione è dovuta ai beni energetici ed è ai massimi dal 2012
Il Nic – l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività – nel mese di ottobre ha registrato un aumento dello 0,6% su base mensile e del 2,9% su base annua (nel mese precedente era a +2,5%). È l’Istat a comunicarlo, rendendo noti i dati provvisori dei prezzi al consumo. Questa accelerazione, su base tendenziale, è per la maggior parte dovuta ai prezzi dei Beni energetici (da +20,2% di settembre a +22,9%) a quelli della componente regolamentata (da +34,3% a +37,0%) – le tariffe di luce e gas – e anche da quelli della componente non regolamentata (da +13,3% a +15%).
È, quindi, per il quarto mese consecutivo che l’inflazione corre, passando da una variazione negativa registrata a dicembre 2020 fino ad arrivare a una crescita che non si registrava dal lontano settembre 2012 (in quel periodo era pari a +3,2%). Anche i prezzi dei beni alimentari, della cura della casa e della persona – i prezzi del così chiamato carrello della spesa – stanno accelerando segnando un +1,2% nel confronto annuo (in quello precedente erano a +0,9%).