La Regione Puglia (nella foto, il presidente Michele Emiliano) presenta un debito modesto e stabile oltre che un’elevata disponibilità di cassa. Maggiori trasferimenti correnti dal Governo hanno compensato la modesta decrescita delle entrate tributarie indotta dall’impatto del Coronavirus. Il Sistema sanitario della Puglia è stato in avanzo negli ultimi cinque anni e ha migliorato la tempestività dei pagamenti. In questi tre passaggi è sintetizzabile il giudizio di Moody’s sulla reputazione della Regione Puglia, confermando anche per il 2021 il valore “Baa3, Stabile”, lo stesso che l’agenzia internazionale di rating attribuisce all’Italia.
“È un ottimo risultato, considerando che siamo in uscita da un periodo molto complesso che ha messo a dura prova tutti i settori dell’Amministrazione regionale, con ovvio riflesso sul bilancio che, appena una settimana fa, aveva già visto il positivo pronunciamento della Corte dei conti che ha parificato il rendiconto 2020”, osserva il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese.
“La Regione Puglia ha registrato risultati di amministrazione positivi dal 2015 (3,4 mld nel 2020) contribuendo alla decrescita del deficit cumulato (255 mln nel 2020 pari al 2,4% delle entrate correnti rispetto ai 444 milioni nel 2015) – si legge nel dossier di Moody’s -in linea con tutti gli enti regionali e locali italiani, anche il tessuto economico di Regione Puglia risente ancora degli effetti della pandemia. Con 4 milioni di abitanti, l’economia pugliese nel 2019 ha contributo al 4% del Pil italiano. La Regione è caratterizzata da una fragile struttura socioeconomica, riflessa in un PIL pro-capite inferiore del 36% rispetto alla media nazionale e in un alto livello di disoccupazione, sebbene in leggera ripresa (14% nel 2020 contro una media nazionale del 9,2%). Queste metriche dovrebbero migliorare nei prossimi anni a seguito della ripresa dell’economia nazionale”.
“La prospettiva stabile – conclude Moody’s – riflette la nostra previsione di una progressiva decrescita del debito con spesa per interessi contenuta nel medio periodo. Viene altresì considerata la comprovata prudenza regionale nella gestione di bilancio e una buona capacità di gestione. Fattori che potrebbero portare ad un innalzamento del rating”.