“Il B20, engagement group ufficiale delle rappresentanze imprenditoriali dei 20 Paesi più industrializzati al mondo e presieduto per l’Italia da Emma Marcegaglia, ha trattato temi cruciali per il potenziamento dell’esportazione del “bello e ben fatto” targato Italia.
Oggetto di questo tavolo sul business internazionale è stato quello di portare regole più armoniche ed omogenee in materia doganale, partendo dalla facilitazione nelle procedure di sdoganamento e dalla digitalizzazione di tali iter accessibili ed attivabile anche da remoto per le imprese così come regole nuove sull’origine e l’autenticità dei prodotti.
Quest’ultima misura punta a prevenire quei casi come l’Italian Sounding che crea molti danni alle nostre eccellenze agroalimentari.
Altra questione chiave affrontata é stata quella della governance e della regolamentazione internazionali del commercio e degli investimenti.
Da mesi diciamo che è necessario sostenere il commercio internazionale, sburocratizzando e facilitando le regole per là business community, quindi imprenditori e aziende, aiutando e favorendo nuove geografie commerciali. Siamo il più bel Paese del mondo, raccontiamolo e portiamo questa meraviglia ovunque. Abbiamo pertanto il compito di favorire un nuovo clima internazionale per gli scambi commerciali, di creare ponti e non muri.
Sarebbe, inoltre, anche opportuno che ci si rendesse conto che è in atto una speculazione internazionale ai danni dell’Italia. Solo per fare un esempio – continua Zurino – è assurdo e irrazionale che dal Sudafrica a New York il costo del trasporto di un container sia di 2500 $ mentre dall’Italia, tra i primi Paesi esportatori al Mondo, alla medesima destinazione finale sia di 8000 $.
Auspico anche una ripresa forte delle relazioni commerciali con la Russia mettendo la parola fine all’embargo che costa al Made in Italy miliardi di euro” – Così Lorenzo Zurino, nella foto, Presidente del Forum Italiano dell’Export.