Novamont, società Benefit certificata B Corporation, leader nella produzione di bioplastiche e nello sviluppo di biochemical e di bioprodotti, investirà nel suo percorso di crescita sostenibile grazie al sostegno di SACE, nella foto il presidente Rodolfo Errore, – nell’ambito del nuovo mandato a supporto del Green New Deal – e di un pool di istituti di credito.
Il Gruppo, infatti, ha beneficiato di un finanziamento di 100 milioni di euro, assistito dalla garanzia green di SACE all’80%, ed erogato da Crédit Agricole Italia – anche nel ruolo di banca agente – Banco BPM, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking) e UniCredit.
La nuova liquidità contribuirà al piano di investimenti aziendali 2021/2025, che punta al consolidamento della posizione competitiva in Europa, Nord America e Asia, attraverso l’incremento della capacità produttiva di bioplastiche – che rappresenta il core business di Novamont. Questo permetterà anche di soddisfare la domanda crescente a livello mondiale.
L’erogazione del finanziamento ha tenuto conto, tra le altre cose, anche del superamento di una soglia minima dell’Indice dei Flussi Circolari (IFC), che misura la circolarità di un’organizzazione. Questo indice è legato al valore economico generato dal Gruppo, il cosiddetto “fatturato rigenerativo”, che rappresenta la percentuale di fatturato legata alla circolarità di un’azienda. Maggiore è il fatturato rigenerativo, migliore è la capacità di un’azienda di generare ricavi dai suoi prodotti e attività circolari come, ad esempio, da materie prime ed energia rinnovabile, da prodotti biodegradabili e compostabili certificati, da scarti recuperati. Questo è anche uno dei KPI che descrivono la performance del Gruppo nell’ambito degli impegni di beneficio comune sottoscritti nello statuto societario (società Benefit).
Novamont, attiva dal 1990, ha sede a Novara ed è costituita da 7 società. Con 4 siti produttivi, 3 centri di ricerca in Italia, sedi commerciali in Italia e all’estero e una rete di distributori in oltre 40 Paesi (Europa, Asia, Africa, America Latina ed Oceania), promuove un modello di bioeconomia circolare basato sulla riconversione di siti industriali non più competitivi e sullo sviluppo di filiere agricole integrate. I prodotti Novamont, ottenuti da materie prime rinnovabili, sono stati pensati per superare i gravi problemi di accumulo di inquinanti in suolo, acqua, fanghi e compost e massimizzare il recupero della frazione organica dei rifiuti, e sono destinati a molteplici utilizzi finali: packaging alimentare, raccolta differenziata, ristorazione collettiva, personal care, biolubrificanti e prodotti per l’agricoltura tra cui biofitosanitari rispettosi della biodiversità.
“La garanzia di SACE nell’ambito del Green New Deal è un significativo riconoscimento all’impegno di Novamont, di molti anni, nella costruzione della filiera italiana delle bioplastiche e dei biochemical integrata nei territori, che ci ha portato a diventare una Benefit company certificata B Corporation. Questo finanziamento ci consentirà di realizzare l’attuale importante piano di investimenti per uno sviluppo rigenerativo della filiera, misurabile attraverso parametri definiti e legati all’intera produzione di Novamont, in linea con le strategie e politiche della transizione ecologica”, ha dichiarato Catia Bastioli, Amministratore delegato di Novamont.
Gli interventi finanziati, grazie all’impatto positivo in termini di mitigazione del cambiamento climatico, rientrano negli obiettivi del Green New Deal, il piano che promuove un’Europa circolare, moderna, sostenibile e resiliente. In questo ambito, SACE, istituzione a sostegno dello sviluppo del sistema Paese, riveste ruolo centrale nell’attuazione del Green New Deal sul territorio italiano. Come previsto dal Decreto Legge “Semplificazioni” dello scorso luglio (76/2020), infatti, la società guidata da Pierfrancesco Latini può rilasciare garanziegreen su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti.
“Proseguiamo con successo – ha dichiarato l’amministratore delegato di SACE Pierfrancesco Latini – il nostro impegno a sostegno della ripartenza dell’Italia, garantendo investimenti in sostenibilità al fianco di eccellenze come Novamont, leader in un settore quanto mai strategico per centrare gli obiettivi del Green New Deal, come quello della produzione di bio-plastiche. Nell’ambito del nuovo mandato a supporto della transizione ecologica dell’Italia, abbiamo mobilitato circa 1,4 miliardi di euro, una cifra destinata a crescere nei prossimi mesi alla luce dei tanti progetti che stiamo valutando”.
Lo studio legale Dentons ha assistito SACE, Crédit Agricole Italia (quale agente delle parti finanziarie e mandatario nei rapporti con SACE) e le banche finanziatrici nella strutturazione del finanziamento e nella redazione e negoziazione della documentazione finanziaria. Dentons ha agito con un team composto dal partner Alessandro Fosco Fagotto, dal counsel Franco Paolo Gialloreti e da Flaminia Lucchetti, supportati, per gli aspetti di natura fiscale, dalla partner Roberta Moscaroli e dal senior associate Leonardo Grassi.