Si preparano al rush finale, con o senza il sostegno dei big nazionali, i candidati sindaco al Comune di Napoli. Ma in attesa della chiusura della campagna elettorale tengono ancora banco i temi della sicurezza, della legalità e del recupero delle periferie, con gli immancabili scontri frontali tra gli sfidanti. Dopo le tensioni con i partiti del centrodestra e l’esclusione dalla competizione della Lega, in virtù della decisione del Consiglio di Stato, Catello Maresca si riappropria del profilo civico, con il quale aveva lanciato la candidatura, e si concentra sugli argomenti più vicini alla sua figura di magistrato. “Basta scene di guerra a Napoli – dice commentando l’esplosione di un ordigno nel quartiere Ponticelli – è l’ennesima dimostrazione che c’è un’emergenza sicurezza in città. Lavoriamo per l’istituzione di presidi delle forze dell’ordine sul territorio e per l’installazione di un sistema moderno di videosorveglianza che garantisca l’incolumità dei cittadini”. Con un video su Facebook ricorda che è possibile esercitare il voto disgiunto, si definisce “l’ultima possibilità per rendere Napoli sicura” e promette, in caso di elezione, un impegno preciso sul canone per l’occupazione di suolo pubblico e sull’assegnazione dei posti auto per i residenti. In attesa degli appuntamenti di venerdì con Pd e M5s, Gaetano Manfredi lancia un appello al voto: “E’ l’ultima grande occasione per Napoli per guardare avanti – scrive via social – senza fare promesse irrealizzabili, ma lavorando al servizio della città con competenza e serietà. Come ho sempre fatto e come dimostra la mia storia professionale”. L’ex ministro del Conte bis invita a “scegliere bene, con consapevolezza e convinzione. Andate a votare, convincete i vostri amici a farlo, perché il voto resta il più grande strumento che abbiamo per far sentire la nostra voce. Buon voto a tutti i napoletani”. Manfredi riceve l’attacco diretto di Matteo Brambilla, ormai ex pentastellato, che in rotta con il M5s si presenta con la lista ‘Napoli in Movimento – No alleanze’. Il consigliere comunale uscente accusa l’ex rettore della Federico II di sottrarsi a tutti i confronti pubblici: “È già chiaro che sarà disponibile solo per De Luca e per il suo sistema politico. La totale assenza di Manfredi dal confronto pubblico durante tutta la campagna elettorale non appartiene a una strategia comunicativa, ma a una strategia per evitare che parli in pubblico e che possa fare brutta figura. Se facesse un confronto pubblico con me lo stenderei dieci a zero”. Sono giorni decisivi per Antonio Bassolino, che punta al ballottaggio scalzando dalla seconda posizione Maresca, dato in vantaggio nei sondaggi. L’ex sindaco e ‘governatore’ ha trascorso gran parte della sua campagna elettorale nei quartieri della città, incontrando con i residenti. Oggi è stata la volta della piscina comunale ‘Galante’ di Scampia, da tempo in disuso. “La maggior parte delle strutture sportive della nostra città sono chiuse o inutilizzabili – spiega – subito dopo la mia elezione fu dato un grande impulso al completamento e al recupero di 10 grandi impianti sportivi, si aprirono 7 piscine, si attivarono quasi 50 corsie, favorendo anche il raggiungimento di brillanti risultati agonistici di atleti e società sportive napoletane”. Alessandra Clemente annuncia che chiuderà la sua campagna elettorale domani sera in piazza del Gesù e, nel frattempo, si gode la dedica di Luca Sepe, che per lei ha scritto ‘Ce vo na femmena’. Un brano che mette in risalto il ruolo della donna e mette in note e musica l’endorsement del cantautore partenopeo per l’ex assessore di de Magistris. “Ci vuole una donna, perchè Napoli è della gente e per me ci vuole Clemente”, canta in napoletano Sepe. Il candidato di ‘Equità territoriale’, Rossella Solombrino, sceglie un luogo simbolo come la villa comunale, per denunciare gli errori che, a suo avviso, sono stati commessi negli ultimi decenni, partendo da Bassolino per finire a de Magistris. “Questa villa è il segno del degrado e dell’abbandono – argomenta – da parte delle amministrazioni precedenti, che non hanno avuto cura di elementi identitari come questo”. La rappresentante del ‘Movimento 24 agosto di Pino Aprile’ fa notare che ci sono “330 milioni legati al Pnrr che devono arrivare a Napoli e che devono essere utilizzati per valorizzare questi luoghi”, ma bisogna “monitorare affinchè non accada più quello che è avvenuto finora” e che non ci siano più “privilegi e subdoli trucchetti che favoriscano il Nord”. Giovanni Moscarella ribadisce che il ‘Movimento 3V’ non va confuso con i no-vax, ma allo stesso tempo annuncia che, dopo l’elezione, “il primo provvedimento sarà l’eliminazione del Green pass a Napoli. Noi del 3V – scrive su Facebook il candidato – siamo i veri rappresentanti del popolo italiano e, nel nostro caso, del popolo napoletano. Lo abbiamo dimostrato nelle piazze, supportando moralmente, legalmente e dal punto di vista sanitario coloro che erano in difficoltà e che hanno sofferto. Se tutti coloro che non hanno più voglia di votare, perché ormai sfiduciati, voteranno per noi, insieme a quelli che sono stati violentati con norme anticostituzionali, vinceremo le elezioni direttamente. Napoli dev’essere liberata dalle catene dittatoriali del regime dei non eletti”.