Sono aumentate le risorse destinate alle Regioni in vista del rientro a scuola e della ripresa delle attività. Il fine è quello di potenziare il trasporto pubblico locale. Tuttavia, a causa del distanziamento, molte persone hanno deciso di utilizzare l’auto piuttosto che un mezzo pubblico, peggiorando così la situazione del traffico locale.
A dirlo è anche il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini (nella foto) che nella sua audizione in Commissione Trasporti ha ribadito la necessità “di una profonda riforma del trasporto locale e dell’importanza di potenziare una “mobilità locale sostenibile”, indispensabile per attuare la “transizione ecologia” richiesta dal Pnrr.
“Nella seconda parte del 2021 saranno ripartiti a Regioni e Provincie 618 milioni di euro per finanziare servizi aggiuntivi. Cioè tre volte tanto”, ha sottolineato il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini dicendo che “lo sforzo è considerato pienamente adeguato a sostenere un aumento consistente dell’offerta di Tpl per l’autunno 2021″”.
“C’è un ampio spazio (finanziario) per le Regioni di potenziare ancora di più il trasporto pubblico locale e le Regioni già sanno che non ci saranno problemi di coperture”. ha detto in un altro passaggio del suo intervento. “Al momento, i piani delle Regioni ci indicano solo 44 milioni” di spesa per i prossimi tre mesi del 2021 “quindi c’è ancora ampio spazio per potenziare ancora di più”.
Sulla base dei dati forniti dalle Regioni/Province Autonome e da Trenitalia, si stima un incremento dei servizi negli orari “di punta” pari al 10% sui treni e al 15%-20% sui mezzi del Tpl”.
Secondo quanto detto dal Ministro: “I servizi aggiuntivi previsti per l’autunno 2021 sono pari a 3,4 volte quelli messi in campo a settembre 2020. Mentre i servizi aggiuntivi previsti per la seconda parte dell’anno in corso sono superiori del 9,3% a quelli rendicontati nel primo semestre. Il numero di mezzi dedicati ai servizi aggiuntivi per il secondo semestre 2021 è pari a 5.703”.