Dopo la decisione di Pechino sui giochi online, crollano i titoli del settore tecnologico. Alla Borsa di Hong Kong, TenCent perde il 5,7%, mentre NetEase cede il 6,98%. Precipita, inoltre, il titolo di Bilibili, il quale perde il 6,81%. I vertici di TenCent e Netase erano tra quelli convocati ieri dalle autorità di regolamentazione cinesi, che hanno ordinato un controllo dei contenuti dei giochi online per la salute “fisica e mentale” dei minori e contro la promozione di valori ritenuti “sbagliati”.
La National Press and Publication Administration cinese ha annunciato ad agosto che i bambini e i ragazzi possono giocare per un’ora al giorno ma solo nel weekend. Ovvero dalle 20 alle 21 da venerdì a domenica per un massimo totale di 3 ore settimanali. La misura è stata introdotta “per un’efficace prevenzione della dipendenza dei minori dai giochi online”.
Il settore dei videogiochi in Cina – dice Adnkronos – vive una espansione enorme anche se per 14 anni le console di gioco come quelle sviluppate da Sony, Microsoft e Nintendo sono state bandite per la medesima ragione di esercitare un controllo. Ma il divieto è stato finalmente revocato nel 2014. Nel corso di questo lungo periodo è sempre esistito una sorta di mercato grigio in cui le console sono state vendute ma sono rimaste un fenomeno marginale. I grandi sviluppatori di giochi cinesi come Tencent e NetEase hanno lavorato soprattutto sui progetti per PC e mobile. Ma, ora, i giganti tecnologici cinesi, insieme a una nuova generazione di sviluppatori di giochi, lavorano per sfruttare la crescita delle console, oltre che in Cina anche all’estero. Un mercato, quello delle console, che vale il 30% delle entrate di tutto il settore dei giochi ma che in Cina è ancora fermo all’1%. Più in generale, Il mercato cinese dell’hardware e del software delle console di gioco ha raggiunto gli 1,84 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede che raggiungerà i 2,46 miliardi nel 2025, secondo Niko Partners. Ancora niente a che vedere con i ricavi dei giochi per dispositivi mobili e per PC che hanno toccato i 29,2 miliardi di dollari nel 2020. A livello globale, si prevede che il mercato delle console genererà ricavi per 49,2 miliardi, ovvero il 28% del mercato globale dei giochi, secondo la società di ricerche di mercato Newzoo.
La National Press and Publication Administration ha per questo chiesto dal primo settembre un’attuazione della registrazione verso le piattaforme di gioco attraverso accessi con nome reale: i fornitori di giochi online dovranno effettuare quindi un riconoscimento facciale e una verifica dati immessi dai minori. L’obiettivo sarà quello di rafforzare “la supervisione e l’ispezione dell’attuazione delle misure in atto” così da impedire ai minori di giocare online fuori dai tempi indicati e di farlo con le società di videogame che non le hanno attuate nella conformità alle leggi e ai regolamenti. In questo modo si guideranno attivamente le famiglie, le scuole e gli altri settori sociali” per amministrare insieme la tutela minorile in un ambiente sano per la crescita.