Sardegna sempre più “Isola dello sport”. Si chiama così il grande progetto voluto dall’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, per portare nell’isola grandi eventi sportivi, e attirare così migliaia di visitatori. Obiettivo, destagionalizzare e sfruttare al meglio anche i mesi spalla della stagione turistica, da settembre a dicembre. Il calendario degli appuntamenti è stato presentato ai giornalisti giorni fa dallo stesso Chessa, alla presenza, tra gli altri, di Bruno Perra, numero uno della Federbasket sarda e presidente del Coni regionale, di Giovanni Cadoni, presidente della Figc Sardegna, e di Luigi Carraro, presidente della Federazione internazionale Padel. Fino al 12 dicembre, la Sardegna ospiterà circa 30 eventi, dal campionato mondiale di Padel -a Cagliari da oggi al 12 settembre- alle finali mondiali di beach volley, sempre a Cagliari dall’8 al 12 settembre. Gli appuntamenti non si concentreranno naturalmente solo nel capoluogo isolano: per fare qualche esempio, a Riola sardo si terrà dal 18 al 19 settembre il campionato mondiale di motocross MxGp, a Calangianus il torneo internazionale di biliardo a cinque birilli (da oggi al 19 settembre), a Carbonia, dal 23 settembre al 3 ottobre, il campionato mondiale di pallavolo maschile under 21. Abbiamo investito 11,5 milioni di euro per questo progetto- spiega Chessa- con due differenti bandi. Sono eventi che assicurano migliaia di presenze in tutta la Sardegna, avremo una ricaduta economica importante, oltre le più rosee aspettative. Senza dimenticare il grande investimento sulla visibilità della nostra isola a livello mondiale e il ritorno di immagine: tanti appuntamenti saranno trasmessi in diretta su vari network”. Per il 2022, spiega l’assessore, “abbiamo intenzione di replicare. Sto aspettando che la variazione di bilancio approdi in Consiglio regionale per inserire una programmazione triennale: dobbiamo dare certezze ai grandi investitori dello sport, altrimenti si rivolgeranno altrove. Per una volta, possiamo dire che la Sardegna esce orgogliosamente a testa alta e arriva prima di tutti: nessuna Regione può vantare un cartellone di eventi così ricco e prestigioso”. Chiude Chessa: “Nel mezzo di una pandemia che ha messo in ginocchio tutto il mondo, la Sardegna chiuderà probabilmente la stagione turistica al primo posto in Italia per numero di visitatori. Questo perché anche durante i mesi più duri del covid, il mio assessorato non si è mai fermato: mentre il mondo era fermo, la Sardegna era nel mondo con le dirette internazionali di grandi eventi sportivi”.