Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi oggi sotto la presidenza di Nicola Bedin, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021 (sottoposta a revisione contabile limitata). Ecco in sintesi i risultati.
- Ricavi totali: 1.527 milioni di euro (+13,4% rispetto al primo semestre 2020), per effetto del contributo degli investimenti e della crescita dei business della transizione energetica;
- Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted: 1.163 milioni di euro (+5,1%), per effetto del positivo contributo del core business e della continua attenzione ai costi operativi;·
- Utile netto adjusted: 635 milioni di euro (+9,9%), per effetto della positiva performance operativa, del contributo delle società partecipate e della continua ottimizzazione della gestione finanziaria, con un costo del debito medio inferiore all’1%;·
- Investimenti tecnici: 566 milioni di euro (+23,9%; di cui +22,5% relativi al core business);·
- Indebitamento finanziario netto: 14.148 milioni di euro (12.892 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +1.256 milioni di euro) per l’acquisizione della partecipazione in Industrie De Nora, per la crescita del piano investimenti, del circolante legato allo sviluppo del business della deep renovation e per un effetto stagionale dovuto all’attività di bilanciamento;·
- Guidance sull’utile netto 2021: confermata a circa 1.170 milioni di euro;·
- Inaugurato il TecHub di Bologna: il primo distretto del futuro per la trasformazione digitale, a sostegno della transizione energetica e della sicurezza;·
- Finanza sostenibile: sottoscritti nuovi term loan “ESG-linked” di durata triennale per un ammontare complessivo pari a 350 milioni di euro ad un costo pari a circa lo 0% per anno; emesso a giugno il quarto Transition Bond di Snam da 500 milioni di euro; ottenuto dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un finanziamento di 150 milioni di euro a sostegno di progetti di efficienza energetica.
Marco Alverà, nella foto, Amministratore Delegato di Snam, ha commentato: “I risultati del primo semestre confermano la solidità del nostro core business, che continua a crescere a beneficio della sicurezza degli approvvigionamenti e della transizione energetica nei territori in cui operiamo. In particolare, nei primi sei mesi dell’anno abbiamo aumentato di oltre il 20% gli investimenti in Italia per ammodernare la nostra rete, ridurre le emissioni per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica al 2040 e diventare l’operatore tecnologicamente più avanzato al mondo del settore.I dati del semestre beneficiano anche del positivo andamento delle nostre partecipazioni, della forte crescita delle attività nell’efficienza energetica e della riduzione degli oneri finanziari. Proseguono i nostri progetti per favorire lo sviluppo di gas rinnovabili come idrogeno e biometano e il loro utilizzo nelle infrastrutture esistenti, oltre alle iniziative nella finanza sostenibile, con l’emissione di bond legati alla transizione energetica per oltre 1,2 miliardi di euro solo nel primo semestre”.